21 Giugno 2014
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Buoni pasto dei comunali: accordo all’orizzonte
Verranno depositate entro 60 giorni le motivazioni che hanno spinto il Tribunale a respingere il ricorso presentato nei mesi scorsi dall’Usb contro la decisione dell’amministrazione comunale di Alessandria di tagliare i buoni pasto dei dipendenti dell’Ente. Per contenere le spese di Palazzo Rosso e rimanere all’interno dei rigidi paletti del bilancio riequilibrato, l’amministrazione, a gennaio 2013, aveva congelato i buoni pasto, previsti comunque da contratto. Respinto il ricorso dell’Usb, i dipendenti di Palazzo Rosso potrebbero comunque tornare a beneficiare ugualmente dei ticket, anche se “al ribasso”. “Siamo consapevoli della situazione di bilancio dell’amministrazione e abbiamo valutato l’ipotesi di un accordo temporaneo per abbassare per un certo periodo il valore dei buoni – ha spiegato Fabrizio Ferrari, Rsu Cgil”. In questi mesi, infatti, i confederali hanno portato avanti una trattativa con l’amministrazione per cercare di reintrodurre i buoni pur con importo inferiore rispetto ai vecchi ticket da 7 euro. Dopo mesi di trattativa sembra che le parti siano ora arrivate a un compromesso. L’amministrazione dovrebbe infatti garantire buoni pasto da 5.16 euro ai dipendenti e versare tutti gli arretrati, ossia l’importo di tutti i ticket non più corrisposti dal primo gennaio 2013. A corollario di questo accordo ci sarebbe poi anche l’impegno da parte dell’amministrazione ad aprire un tavolo con le parti sociali entro il 31 dicembre per riprendere la contrattazione su questo argomento. “Adesso stiamo facendo una consultazione con i nostri colleghi chiedendo loro di esprimersi per darci un mandato particolare e affrontare così la questione. Entro la fine del mese dovremmo avere il mandato e penso che, nel caso di sottoscrizione dell’accordo, i buoni verranno restituiti tra settembre e ottobre a tranche ed entro la fine dell’anno prossimo ci saremo riallineati recuperando prima il 2013 e poi il 2014“.
Il tema sicuramente è caldo perché “anche i ristoratori o i gestori di bar sono per il reintegro del buono. Hanno infatti subito un forte danno economico dopo l’azzeramento dei ticket.”