2 Luglio 2014
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‘Situazione preoccupante’: all’Ilva lunedì 8 ore di sciopero
E’ in equilibrio precario, ma è ancora in piedi. La partecipata del settore trasporto Atm continua a scontare i gravi problemi di liquidità legati ai tagli nei trasferimenti. Rispetto a un anno fa, ha spiegato il Presidente Gianfranco Cermelli, il primo obiettivo di riuscire a mantenere in qualche modo “viva” l’azienda è stato raggiunto. I numeri della partecipata restano però “molto vicini al fallimento“. Il bilancio 2013 dell’azienda si è infatti chiuso con una perdita di 6,2 milioni di euro. Un ‘buco’, ha aggiunto il Presidente, che ha quindi obbligato a ricapitalizzare la società che oggi ha a disposizione circa 540.000 euro. Un capitale sociale che vieta quindi di subire altre perdite, pena il fallimento. Con numeri di bilancio così “esigui” ha spiegato ancora Cermelli, Atm deve quindi risparmiare il più possibile anche perchè, per ora, resta congelata anche la partita con l’Osl. “L’azienda era al secondo posto nell’elenco dei primi 11 creditori del Comune di Alessandria. Abbiamo però raggiunto un accordo con l’Organismo straordinario di liquidazione per bloccare il pagamento fino all’udienza per la causa contro Aspal per una cartella Cosap molto salata. Se avessimo accettato oggi l’offerta ci saremmo praticamente trovati a dover dare ancora noi dei soldi e quindi abbiamo preferito aspettare ottobre quando dovrebbe tenersi la prima udienza”. In stand by la partita sui crediti legati al dissesto del Comune di Alessandria, Atm deve quindi tirare la cinghia ancora di più e per questo, ha aggiunto Cermelli, l’azienda ha deciso di proseguire con la cassa integrazione in deroga per una parte dei dipendenti, almeno fino alla fine di agosto. Esclusi dall’ammortizzatore sociale gli autisti “così da garantire una adeguata presenza di personale durante il periodo estivo” Atm è intenzionata a richiedere l’ammortizzatore sociale al 50% per gli ausiliari del traffico e i cassieri. “Abbiamo avuto garanzie sulla copertura dell’ammortizzatore da parte della Regione fino alla fine di agosto e quindi abbiamo deciso di proseguire almeno per i prossimi 2 mesi”. Troppe, secondo i sindacati, sarebbero però le incognite in merito alla copertura economica dell’ammortizzatore sociale da parte della Regione. Un pesante punto interrogativo che martedì ha spinto i sindacati a non entrare neppure nel merito della discussione sulla cassa integrazione e non firmare l’accordo. Iniziato nell’incontro di martedì anche il dialogo con l’assessore al bilancio, Giorgio Abonante e l’assessore all’urbanistica Marcello Ferralasco sui progetti dell’amministrazione per salvare Atm anche attraverso l’ingresso di privati, le parti sociali hanno quindi preferito non sottoscrivere alcuna intesa e attendere il prossimo incontro tra una ventina di giorni per avere ulteriori garanzie da parte di Comune e azienda.