23 Novembre 2018
05:53
“Ciclabile intorno a un buco: una idiozia ma prendiamoci il milione”
ALESSANDRIA – Convocato d’urgenza appena 24 ore prima, il Consiglio Comunale di Alessandria ha detto sì all’arrivo di un milione di euro destinato all’opera compensativa per il Terzo Valico. Ideato durante la precedente amministrazione, il progetto si riferisce al cosiddetto “Parco delle confluenze”, un collegamento ciclabile lungo il fiume, dalla Cittadella al quartiere Europa, all’ex zona Riverside, che il sindaco Cuttica ha liquidato, con parole eloquenti: “Stiamo parlando di una eccezionale idiozia, una ciclabile che passa attorno al deposito di Cascina Clara e Buona, dove sarà depositato lo smarino. Ma in questo caso dovevamo decidere in fretta se prendere o no subito questo milione di euro. Voglio essere realista, come sempre. Stiamo parlando di un progetto fantasma, che noi non abbiamo ma il Cipe sì. Chi lo ha fatto? Mistero della fede. Qui nessuno conosce nulla: non esistono atti. Noi comunque giocheremo le nostre carte per realizzare il miglior lavoro possibile”.
Tutto è iniziato da una mail arrivata martedì a Palazzo Rosso dal Commissario dimissionario del Terzo Valico, Iolanda Romano, che sollecitava il Consiglio Comunale ad approvare il progetto entro questo venerdì. L’aula ha detto sì, anche coi voti di Pd e Lista Rossa, oggi opposizioni ma ieri maggioranza. Di contro il sì del centrodestra, sindaco in primis, è figlio di una precisa volontà di mettere al sicuro il milione di euro in arrivo.
Non si è fatta attendere la reazione di Pd e Cinque Stelle che, seppur per motivi diversi, hanno criticato l’operato della maggioranza.
“Perché dobbiamo approvare oggi questo progetto?” ha replicato Michelangelo Serra, del Movimento 5 Stelle “non è che domani sfuma il milione di euro se votiamo no. La giunta ridiscuta i termini del progetto col nuovo Commissario. Questo è un blitz che va contro alla concezione democratica di un consiglio comunale. Cosa diremo ai nostri figli? Oggi non facciamo il bene di Alessandria. Noi siamo sempre stati contrari al Terzo Valico: un’opera inutile e dannosa. Arriveranno ad Alessandria 24 milioni di metri cubi di smarino, ricco di amianto e di lubrificanti che fanno andare le talpe che scavano i buchi nelle gallerie. Sapete quanti sono 24 milioni di metri cubi? Una montagna alta 140 metri, come la Piramide di Cheope. Stiamo accettando una mancetta. La nostra salute non è in vendita. Basta sostenere fregature a danno dei cittadini”.
“Ma quale pista ciclabile attorno a Clara e Buona! Se il progetto si limitasse solo a questo nemmeno io lo voterei” ha ribattuto Enrico Mazzoni, del Partito Democratico “si tratta di 13 chilometri di collegamento ciclabile per i cittadini, lungo le direttrici dei corsi d’acqua. Lo abbiamo condiviso quando eravamo in maggioranza e lo facciamo ancora oggi. Ai tempi il Cipe lo contestò perché non toccava l’area di Clara e Buona, quella coinvolta dai lavori del Terzo Valico. Servivano altri tre chilometri di pista ciclabile per arrivare alla cava e così è stato. Spero che questa giunta abbia la forza di crederci”.
“Il sindaco ha dimostrato di avere un atteggiamento superficiale, tutto questo è inaccettabile” ha sottolineato il consigliere Pd Giorgio Abonante “ricordo che questo progetto era nato nell’ambito di quella giornata di confronto pubblico al Centogrigio di Alessandria, aperta a tutti, dove si discusse su come impiegare i 60 milioni di euro erogati per tutta la provincia di Alessandria e destinati a finanziare opere a compensazione del Terzo Valico. Quel progetto era serio e corposo, valorizzava due direttrici molto belle. Certo, con più fondi era meglio prevedere la bonifica dell’Area Scalo Ferroviario per rilanciare i trasporti e la logistica del territorio ma solo un milione di euro non sarebbe bastato. Questa ultima accelerata è sorprendente. Oggi questa amministrazione si fa dettare l’agenda dei lavori dal Commissario dimissionario Romano. Oggi non sappiamo quanto spenderà il Comune per gestire l’infrastruttura, cosa ne pensa Aipo, cosa ne pensa la Regione. Non è così che una amministrazione agisce: si redige un progetto, si crede in quello che si fa e lo si porta nelle sedi competenti. Mi spiace che tutto questo lavoro fatto negli scorsi anni sia stato oggi banalizzato e volgarizzato”.
“L’ennesima occasione persa” ha detto il capogruppo Pd Paolo Berta “fare politica vuol dire guardare lontano. Non è un bel modo di lavorare. Se voterò sì lo farò turandomi il naso”.
“Si tratta di un’opportunità politica” ha precisato l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Barosini “tutti abbiamo perplessità legittime ma, facendo proprie le parole del sindaco, questa è una sfida, una scommessa. Un progetto vero e proprio ancora non c’è, si tratta di ipotesi di interventi. Faremo comunque in modo che i lavori siano a vantaggio della comunità, in maniera trasparente e condivisa. In questi giorno abbiamo fatto fatica a mettere insieme tutti gli atti. Non era previsto che ci fosse una progettazione da presentare. Ma dopo l’annuncio delle dimissioni di Iolanda Romano non volevamo perdere questo treno”.
Il sì di Lega e Forza Italia si è quindi basato solo sulla necessità di mettere al sicuro il milione di euro: “A volte si prendono anche delle decisioni obtorto collo” ha detto Evaldo Pavanello, capogruppo del Carroccio “non siamo convintissimi ma va bene”. “Complimenti al sindaco per la sincerità” ha concordato Mauro Bovone, di Forza Italia “non ci ha nascosto nulla. I dubbi ci sono ma prima portiamo a casa i soldi e poi discutiamo. Ben venga il milione”.
Oria Trifoglio, per il Quarto Polo, non ha partecipato al voto, così come Diego Malagrino, dei Moderati. Astenuto Emanuele Locci, di Alessandria Migliore.