17 Luglio 2014
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Progettare e unire le reti con e per i disabili
Sono appena 32 gli esercizi commerciali del centro di Alessandria accessibili per un cliente su una carrozzina, 63 i negozi dove anche chi è su una sedia a rotelle può entrare se aiutato, 142 i locali impossibili da visitare per i disabili. Una statistica preoccupante ricordata dal consigliere alla disabilità Paolo Berta, nel confronto tra l’amministrazione e le associazioni delle categorie professionali e dei diversamente abili, durante la Commissione congiunta Politiche sociali e Sviluppo del territorio. Obiettivo di questo tavolo di collaborazione far diventare Alessandria più a misura di tutti. Tra i primi progetti presentati, l’apertura di un front-office a Palazzo Rosso dove siano ascoltati e aiutati i disabili dal punto di vista pratico-organizzativo. In programma anche la costituzione di un database con tutti i soggetti al tavolo che, entro settembre, raccolga le strutture ricettive disponibili a adeguare ogni accesso per i disabili, una mossa volta anche a migliorare l’offerta ai futuri visitatori di Expo 2015. “Basta poco per facilitare il compito di chi non può camminare, dai 150 ai 300 euro circa di spesa che finanzino una lastra con un piano inclinato o una soglia di legno che favorisca le carrozzine. Comunque invitiamo le associazioni commercianti a indicarci un giorno dove spiegare concretamente il problema.” Un sì convinto, poi, alla mappatura di quelle abitazioni da modificare perché di persone che, come i degenti al centro riabilitativo Borsalino, hanno perso la loro mobilità all’improvviso.
Le associazioni di categoria, ASCOM e Federalberghi hanno risposto con entusiasmo alle proposte del disability manager Paola Testa e del consigliere Paolo Berta. Anche Confesercenti è d’accordo, col presidente Guglielmero che però ha sottolineato l’esigenza di agire sulle norme del piano regolatore. Entro settembre cominceranno i sopralluoghi per verificare se la bontà delle intenzioni si è trasformata in un fatto concreto.