Autore Redazione
domenica
30 Dicembre 2018
20:30
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Molinari: nella Legge di Bilancio importanti ricadute per Alessandria

Riccardo Molinari non nasconde la "soddisfazione" per il  via libera  a una manovra che, per il capogruppo della Lega alla Camera, "guarda ai più deboli", "punta allo sviluppo" e sostiene i piccoli comuni e le Province
Molinari: nella Legge di Bilancio importanti ricadute per Alessandria

PROVINCIA DI ALESSANDRIA  – Arrivare all’approvazione della Legge di Bilancio “è stata una vera maratona” e ora Riccardo Molinari non nasconde la “soddisfazione” per il  via libera  a una manovra che, per il capogruppo della Lega alla Camera, “guarda al futuro e segna una netta cesura con il recente passato e con i Governi di centro sinistra che hanno pensato solo a tagliare risorse e diritti”.

La Finanziaria 2019, ha spiegato Molinari, “guarda da un lato ai più deboli”  e dall’altro lato “punta allo sviluppo, cominciando ad alleggerire il peso fiscale per una vasta platea di liberi professionisti e prevedendo al contempo risorse per aree dalle grandi potenzialità, come le aree logistiche rappresentate dai ‘retroporti’ liguri, e dallo scalo merci di Alessandria. “Senza dimenticare l’attenzione mostrata per piccoli comuni e delle Province. Realtà da tempo abbandonate, e che ora potranno tornare ad investire“.

La Legge di Bilancio, ha aggiunto Riccardo Molinari, avrà inoltre importanti ricadute positive per Alessandria e per tutta provincia” che il capogruppo della Lega alla Camera ha sintetizzato in una serie di punti.

Alessandria e provincia

Prima di tutto – ha spiegato Molinari – finalmente il Comune di Alessandria è salvo e in sicurezza, non rischia sanzioni per sforamento del patto di stabilità, e può sia pagare i debiti pregressi che ricominciare ad investire. Si tratta di una norma con valenza generale, ovviamente: ma per la nostra città le conseguenze sono particolarmente positive. Significa poter guardare al domani con serenità, tornando a progettare, senza più vivere in ‘apnea’ costante.

Nella Legge di Bilancio arriva poi un atto concreto per la riqualificazione dello Scalo Merci alessandrino, di proprietà delle Fs. “Come giustamente annunciato con orgoglio nei giorni scorsi dal sindaco Cuttica, nel maxi emendamento della Finanziaria 2 milioni di euro sono specificamente destinati a progettazione e rilancio dello scalo merci di Alessandria. Ovviamente si tratta del primo passo di un percorso, che non a caso sarà guidato dal sindaco di Genova Marco Bucci, commissario ad hoc nominato dal Governo per la realizzazione della  nuova struttura che sostituirà il ponte Morandi. Ricordo al riguardo anche l’istituzione delle Zone Logistiche Speciali, che consentirà a diverse aree dell’alessandrino di offrire importanti agevolazioni alle imprese in tutta l’area interessata dal Terzo valico, e anche nel capoluogo”.

 Enti Locali

Nelle casse dei piccoli comuni (e sappiamo quanti siano nell’alessandrino, nell’astigiano e in tutto il Piemonte) arriveranno subito 400 milioni di euro, immediatamente utilizzabili per ammodernare e mettere in sicurezza scuole, strade, edifici pubblici e patrimonio comunale. I deputati piemontesi della Lega si sono spesi particolarmente su questo fronte,ottenendo, in rapporto al numero degli abitanti, un sostegno importante per tutte le amministrazioni fino ai 20 mila abitanti: si andrà dai 40.000 ai 100.000 euro per ogni comune, in rapporto al numero degli abitanti. Risorse immediatamente disponibili, che andranno a sommarsi ad altri segnali importanti: dai finanziamenti per la videosorveglianza stanzianti dal Ministero dell’Interno guidato da Matteo Salvini, alla possibilità per le pubbliche amministrazioni di effettuare acquisti di beni e servizi, per importi al di sotto dei 5 mila euro, anche al di fuori del MEPA, il Mercato Elettronico della PA. Inoltre viene alzata a 150 mila euro la soglia per gli affidamenti diretti dei lavori pubblici, velocizzando le procedure e superando le folli complicazioni burocratiche del codice degli appalti.

Non meno rilevanti i 250 milioni di euro che saranno messi a disposizioni delle Province per investimenti in infrastrutture, in attesa ovviamente di affrontare nei prossimi mesi la questione del futuro di questi enti, abbandonati letteralmente ‘in mezzo al guado’ e nella paralisi dalla pessima riforma targata Renzi-Delrio, ossia Partito Democratico.

Incremento investimenti sul sociale

“Al contrario di quanto cerca di affermare in queste settimane un’opposizione in evidente stato confusionale – ha puntualizzato Molinari – questo Governo ha posto i deboli al primissimo posto nei propri interventi: da quota 100 agli aumenti delle pensioni minime, fino a 500 milioni di euro in più destinati a disabili, famiglie di disabili, politiche sociali per chi è in difficoltà.

Sostegno alla piccola impresa

“Penso a due provvedimenti emblematici – ha concluso  il capogruppo della Lega alla Camera – ossia la pace fiscale, e il sostegno ai venditori ambulanti. Sul tema della pace fiscale, la Manovra prevede la possibilità di saldo e stralcio, senza nessuna multa o penalizzazione, per chi ha cartelle esattoriali in arretrato, e un Isee al di sotto dei 20 mila euro annui. I poveri insomma: e non sono pochi oggi a trovarsi in seria difficoltà, e impossibilitati dal ripartire  con qualche nuova attività a causa di situazioni pregresse.

Ma è importante anche quando deciso dalla maggioranza sul fronte dell’esclusione dei venditori ambulanti dalla direttiva Bolkestein, targata UE: in sostanza per i venditori ambulanti non ci sarà nessun obbligo di ‘messa a gara’ delle concessioni. Una strada che avrebbe messo a rischio la sopravvivenza di molte piccole attività, in un momento già molto delicato per il nostro piccolo commercio.

Una netta inversione di tendenza insomma, al nord come al sud del Paese, quella che il Governo inaugura con questa Legge di Bilancio 2019: la politica, almeno per come la intendiamo noi della Lega, torna ad occuparsi della gente, e lo fa con provvedimenti concreti, e non con slogan e vuoti proclami. Naturalmente però è solo un primo passo: ci attendono quattro anni di lavoro intenso e impegnativo, per fare davvero ripartire l’Italia”.

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