4 Agosto 2014
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A Castellazzo una giunta delle larghe intese
Castellazzo Bormida ha finalmente una giunta. A più di due mesi di distanza dalle elezioni di fine maggio, questo sabato il sindaco Gianfranco Ferraris ha presentato la sua squadra. Dopo il mancato accordo all’interno della maggioranza, Ferraris ha deciso di coinvolgere i rappresentanti di tutte le opposizioni, per evitare la mozione di sfiducia e il rischio commissariamento dell’ente. Oltre al vicesindaco Laura Moretti, di Solidarietà e progresso, lista vittoriosa nell’ultima tornata elettorale, i nuovi assessori saranno Roberto Curino di Castellazzo che cambia, Thomas Volpe del gruppo Nuovi Orizzonti e Daniela Messina, ex Movimento 5 Stelle ora Gruppo Misto, in rotta di collisione col gruppo penta stellato. Il sindaco Ferraris ha annunciato di aver trattenuto tutte le deleghe.
“Fra 12/18 mesi, nell’interesse dei cittadini si procederà ad una verifica programmatica della Giunta stessa” ha dichiarato Ferraris “avrei voluto amministrare con la maggioranza voluta dai cittadini. Ma questo non è stato possibile, io ho fatto di tutto perchè questo si attuasse. In Consiglio comunale non avevo la maggioranza e l’arrivo del Commissario, con tutto quello che ne sarebbe conseguito, era imminente. La soluzione trovata è una soluzione che ci permette di amministrare e di calmare gli animi, surriscaldati sia dalla campagna elettorale sia da ciò che è successo nei due mesi successivi alle elezioni, e di ritrovare la serenità politica che ha sempre caratterizzato il nostro paese.
Naturalmente mi assumo in prima persona tutta la responsabilità, sopratutto nei confronti degli elettori che hanno scelto me come Sindaco e Solidarietà Progresso come squadra di governo e che si sentono traditi da questa scelta. A loro rispondo che non sempre si può amministrare come era stato previsto, ma occorre, per il bene del paese e dei cittadini, farlo comunque anche nei momenti difficili e con mille difficoltà, sapendo che si dovrà pagare un alto prezzo personale per questa scelta e che se si fosse optato per il Commissario, ne sarei uscito bene personalmente, ma avrei contribuito a creare un notevole disagio per il Paese e per i cittadini. A me non interessa questa poltrona da Sindaco o le future poltrone; a me interessa lavorare, come ho sempre fatto e come fanno tanti altri, per questo Paese; adesso ricopro l’incarico di Sindaco, ebbene non ho paura di amministrare in modo diverso da come avrei voluto o diverso da come sono i canoni tradizionali. L’importante è dare un buon servizio al paese. Se tutto questo non funzionerà, sarò io il primo a staccare la spina, e per il bene del paese trovare altre soluzioni”.