I sindacati rassicurati sulla costituzionalita’ del decreto Salva Ilva

Un incontro interlocutorio quello andato in scena lunedì in Prefettura ad Alessandria sul futuro dell’Ilva e dello stabilimento di Novi Ligure. La speranza dei rappresentanti sindacali era confrontarsi col viceministro dell’Economia Enrico Morando, impegnato però a Roma per motivi di lavoro. Presenti i due parlamentari Pd della provincia, Cristina Bargero e Fabio Lavagno. Ai due onorevoli le parti sociali hanno chiesto chiarimenti sulla costituzionalità del Decreto Salva Ilva, sulla possibilità di utilizzare i fondi sequestrati alla famiglia Riva dalla magistratura di Milano. “I parlamentari hanno assicurato come, a livello tecnico, sia stata trovata una soluzione” ha sottolineato Massimiliano Repetto, RSU Fiom Cgil. Il decreto, passato al Senato, prevede anche la pre-deducibilità del prestito delle banche. In caso di fallimento, gli istituti di credito sarebbero i primi a essere risarciti. I sindacati hanno poi auspicato che Palazzo Chigi si adoperi per salvaguardare gli attuali livelli occupazionali, in caso di vendita del colosso siderurgico. “Abbiamo parlato non solo a nome degli operai novesi, ma di tutti quelli del gruppo Ilva” ha concluso Repetto “dobbiamo salvarci insieme”.