13 Agosto 2014
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Preavviso di licenziamento per i lavoratori del TRA. Il sindaco Rossa chiede l?apertura di un tavolo di crisi
E’ stato un duro colpo per i lavoratori del TRA ricevere nei giorni scorsi il preavviso di licenziamento. Le poche righe messe nero su bianco dal Commissario liquidatore della Fondazione Teatro Regionale Alessandrino hanno fatto calare il sipario su anni di lavoro a stretto contatto con luci, musica, spettacoli e con tutta la cultura che fino a ottobre 2010 aveva animato il secondo palcoscenico del Piemonte.
Dalla dispersione di amianto nelle sale, per i dipendenti è infatti iniziato un’odissea che mese dopo mese ha sgretolato le certezze e la serenità dei lavoratori. Con la cessazione dell’attività della Fondazione e dopo due anni di cassa integrazione in deroga, i dipendenti hanno ora visto andare in frantumi la possibilità di rimanere agganciati al teatro del capoluogo.
Per quanto “non un fulmine a ciel sereno” ha spiegato Giada Beltrame a nome di tutti i dipendenti del TRA, aprire la busta e leggere del licenziamento dal prossimo 31 agosto “ha fatto comunque male”. “Sapevamo che con lo scadere del periodo di copertura dell’ammortizzatore sociale non ci sarebbero state molte possibilità. Noi però restiamo aggrappati alla speranza di avere un aiuto da parte dei soci della Fondazione”. Un filo sottilissimo che nessuno dei dipendenti vuole lasciare prima di aver avuto un confronto con Regione Piemonte, Comune di Alessandria e Valenza e Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria per trovare una “soluzione lavorativa stabile” che tenga anche conto “delle professionalità” dei dipendenti del TRA.
Ad oggi, infatti, una decina di lavoratori è impegnata nella lettura dei contatori dell’acqua e del gas per Amag. Si tratta però di una soluzione ‘ponte’ che prevede un impegno solo ‘part time’ e che ha una data di scadenza a metà dicembre. Comunque lontana dai palcoscenici, l’ammiraglia delle partecipate del Comune di Alessandria difficilmente potrà inoltre trasformarsi in un porto sicuro per i dipendenti del TRA. Le strade tracciate per altri lavoratori della ‘Galassia Comune’ ha spiegato il sindaco di Alessandria, Rita Rossa, non sono infatti percorribili per i dipendenti del Teatro Regionale Alessandrino. “La legge purtroppo non consente di spostare lavoratori da una Fondazione, oltretutto in liquidazione, a una società partecipata”.
“Giuridicamente impraticabile”, quindi, un passaggio diretto ad Amag, così come la soluzione dell’azienda speciale ‘Costruire Insieme’, individuata invece per una parte dei dipendenti Aspal. “Da soli non possiamo farcela” ha sottolineato il primo cittadino di Alessandria, al lavoro per trovare una soluzione per i lavoratori del teatro. “Mi sono già messa in contatto con la Regione e con l’assessore al lavoro, Gianna Pentenero abbiamo concordato di convocare un tavolo subito dopo la fine delle vacanze e comunque prima del 31 agosto”.
“Serve un sostegno anche dalla Prefettura – ha aggiunto il sindaco Rossa – innanzitutto per far valere le disposizioni previste dallo Statuto che impegnavano i soci del TRA, ad eccezione della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, a farsi carico dei lavorati all’atto dello scioglimento e per legittimare una soluzione che tenga agganciati questi lavoratori al sistema pubblico”.
Solo un tavolo Istituzionale, coordinato dalla Prefettura, ha concluso Rita Rossa, potrebbe infatti rimuovere tutti gli ostacoli giuridici e dare finalmente una risposta a lavoratori “da anni sottoposti a stress di ogni natura, compresa l’apprensione per il loro stato di salute, essendo stati esposti a una contaminazione da amianto”. “Stiamo parlando di maestranze estremamente qualificare e, vorrei sottolineare, assunte tramite un concorso pubblico che in passato, paradossalmente, sono state spostate da ‘un contenitore all’altro’ senza mai tutelarle con una clausola sociale”.