25 Gennaio 2019
06:00
La Alessandria che verrà: meno tasse per chi ristruttura
ALESSANDRIA – Agevolazioni fiscali per chi riqualificherà gli edifici, zero consumo di suolo e attenzione all’ambiente. Questi gli aspetti principali della variante parziale al Piano Regolatore di Alessandria, il cui atto di indirizzo è stato approvato dalla giunta. Il provvedimento, ha sottolineato il sindaco Gianfranco Cuttica di Revigliasco, si è reso necessario viste le nuove esigenze socio economiche della popolazione, inevitabilmente mutate rispetto a 19 anni fa, quando l’attuale Piano Regolatore venne approvato.
“Non era più armonioso e organico” ha precisato il vice sindaco e assessore all’Urbanistica Davide Buzzi Langhi “per questo abbiamo voluto migliorarlo”.
Buzzi Langhi ha quindi rassicurato sul fatto che le aree adibite a residenze o produzioni industriali non aumenteranno: “Il consumo di suolo è pari a zero, anzi” ha precisato il vice sindaco “vogliamo ridurlo dello 0.5%, la percentuale massima che la legge ci consente”.
Un altro punto fondamentale è la ristrutturazione del patrimonio immobiliare: chi riqualificherà sarà incentivato, con un abbassamento dell’Imu o degli oneri di urbanizzazione. Un’altra agevolazione sarà la cosiddetta “premialità volumetrica”, l’incremento fino al 30% di cubatura su un determinato lotto. “Vogliamo anche avere i mezzi per poter sollecitare la cura di quegli immobili che, pur non essendo di proprietà comunale, fanno comunque parte del patrimonio della nostra città”.
Tra i cambiamenti previsti c’è ad esempio la riconversione, da terreno produttivo ad agricolo, dell’area tra Casalbagliano e Cantalupo, sottoposta anche a una agevolazione sull’Imu, il taglio del 50%, mentre l’area della cosiddetta zona industriale D5 a Spinetta beneficerà di un taglio dell’imposta del 30%.
La variante parziale al Piano Regolatore entrerà in vigore tra circa un anno, dopo il sì di Asl, Arpa e Provincia di Alessandria, ma già da febbraio l’amministrazione punta ad avviare una serie di tavoli con le associazioni di categoria per un confronto sulle loro esigenze: industriali, agricoltori, costruttori, piccoli imprenditori. “Tutto sarà gestito con la massima trasparenza” ha sottolineato Buzzi Langhi.
“Stiamo lavorando per il futuro di Alessandria” ha aggiunto il primo cittadino “una politica che dimostra di guardare oltre la punta del proprio naso. Questa variante parziale, infatti, si integrerà allo studio che il Digspes dell’Università del Piemonte Orientale sta portando avanti sulle dinamiche socio economiche del nostro territorio, in rapporto con la città di Milano. E c’è da considerare anche il nostro scalo ferroviario e l’obiettivo di farlo diventare il retroporto di Genova”.