15 Settembre 2014
17:41
La Giunta di Alessandria presenta il previsionale 2014: “il bilancio della svolta”
“Questo è il bilancio della sfida, che segna la svolta verso il rilancio della città“. Con queste parole il sindaco di Alessandria, Rita Rossa, ha presentato il previsionale 2014 approvato nei giorni scorsi dall’esecutivo di Palazzo Rosso. Un documento contabile in cui la Giunta e gli Uffici non si sono limitati a “mettere insieme dei numeri“, ma a “progettare il futuro del capoluogo“, ha aggiunto il primo cittadino. Il previsionale 2014 è infatti accompagnato da una relazione programmatica in cui l`amministrazione ha riassunto in quattro ‘macro’ punti gli indirizzi strategici per il triennio 2014-2016. “Complicato” ha sottolineato l’assessore al bilancio, Giorgio Abonante, approvare atti di programmazione dell’attività di un intero anno a tre mesi dalla fine del 2014. Per questo, ha aggiunto, l’amministrazione si è posta l’obiettivo di arrivare all’approvazione del previsionale 2015 entro la fine di gennaio e riportare così “l’attività di programmazione dell’Ente in linea con l’annualità“.
La sfida è infatti quella di dare ‘un nuovo volto’ al Comune di Alessandria riorganizzando le modalità di erogazione dei servizi dell’Ente attraverso progetti come ‘la grande Amag’ o la nuova Atm o comunque tramite investimenti nel lungo periodo. “Tra questi ultimi progetti ci sono ovviamente il Ponte Meier, il Pisu e la riqualificazione di Piazza Santa Maria di Castello” ha ricordato l’assessore Abonante. La ‘nuova Alessandria’ si doterà però anche di un proprio ‘Pums – Piano Urbano di Mobilità sostenibile’ allo studio dell’assessore all’urbanistica, Marcello Ferralasco e cercherà collaborazioni anche con il mondo privato, come del resto già fatto per il progetto di teleriscaldamento: “100 milioni di investimenti che consentiranno di ridurre l’impatto ambientale e anche le bollette dei cittadini” ha sottolineato il sindaco Rita Rossa.
Parlando invece di cifre, illustrate dal Ragioniere Capo di Palazzo Rosso, Antonello Zaccone, i numeri del previsionale 2014 mostrano ancora le future difficoltà con cui avrà a che fare il Comune capoluogo, ma anche “il grande lavoro sommerso” fatto per raggiungere l’obiettivo di conciliare “la tutela dei livelli occupazionali con la necessità di ridurre le spese del Comune” ha sottolineato il sindaco Rossa. Una drastica “cura dimagrante” evidente nella voce delle spese correnti nette, passate dai circa 123 milioni di euro del 2011 agli 85.948.000 euro del previsionale 2014. Una pesante sforbiciata di cui tutti i cittadini hanno visto e sentito gli effetti che ha però permesso di riequilibrare i conti del Comune. Costretto negli ultimi anni a dire addio a circa il 45% dei trasferimenti da parte dello Stato, Palazzo Rosso nel previsionale 2014 ha infatti calcolato 97.738.000 euro di entrare correnti, quasi 16 milioni di euro in meno rispetto al 2011. Nonostante i tagli agli Enti Locali, le sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità, a un primo sguardo Palazzo Rosso sembrerebbe però aver raggiunto l’obiettivo di avere ‘entrate’ superiori alle ‘spese’.
“Purtroppo non è così” hanno precisato il Ragioniere Capo e l’assessore al bilancio. Nei prossimi anni, infatti, il Comune di Alessandria dovrà portarsi dietro il pesante fardello degli oneri finanziari. Nel 2014, hanno spiegato Zaccone e Abonante, Palazzo Rosso dovrà infatti cominciare a restituire il fondo rotativo assegnato nel 2013. Proprio la prima rata da 3,7 milioni di euro ha portato la spesa per rimborso mutui del 2014 a 11,7 milioni di euro. Un onere che sommato al 1.160.000 euro che il Comune dovrà versare nei prossimi 3 anni per coprire il disavanzo 2012 e 2013 ha fatto lievitare le spese correnti a 98.831.000 euro. Per coprire la distanza e raggiungere l’equilibrio tra entrate e spese Palazzo Rosso è quindi ricorso a un’entrata straordinaria: il 1.093.000 euro frutto della vendita delle quote di Aral ad Amag.
“La sfida del risanamento non è terminata – ha aggiunto il sindaco Rita Rossa – Il Comune non può però scendere al di sotto degli 85 milioni di spesa corrente senza provocare disastri sul piano occupazionale e sociale che fino ad oggi abbiamo difeso. Per questo al mio amico Renzi dico che ‘il grasso che cola’ non è negli Enti Locali, che hanno già pagato, ma semmai nelle amministrazioni centrali. Noi abbiamo tagliato il possibile e siamo riusciti a farlo tutelando i posti di lavoro. Ora ci aspettiamo che lo Stato e la Regione facciano la loro parte“.