24 Aprile 2019
17:55
Sciopero della fame a staffetta per il popolo kurdo
ALESSANDRIA – Da sabato 27 aprile tre attivisti dell’associazione Verso il Kurdistan onlus inizieranno uno “sciopero della fame a staffetta” “per rompere il muro di silenzio sul popolo kurdo e sull’isolamento dei prigionieri politici in Turchia”.
Quella della popolazione del Kurdistan e del loro leader Apo Abdullah Ocalan, da oltre 20 anni in isolamento nel carcere di massima sicurezza di Imrali, in mezzo al Mar di Marmara, è “una lotta di libertà e uguaglianza che riguarda anche l’Occidente” ha spiegato il presidente della onlus Verso il Kurdistan di Alessandria Antonio Olivieri. In Turchia da 168 giorni la deputata dell’HDP Leyla Guven digiuna per denunciare le continue violazioni dei diritti umani e sono 7300 i detenuti politici e i militanti in sciopero della fame “dentro e fuori le carceri turche“, di cui 9 purtroppo già deceduti, ha aggiunto Olivieri.
In Italia è stato il trentenne kurdo Erol Aydemir il primo a iniziare lo sciopero della fame lo scorso 21 marzo in Sardegna. Da sabato 27 aprile alla “lotta di resistenza, fatta anche nel nome di Lorenzo Orsetti, “Orso””, ucciso in Siria dall’Isis, si aggiungerà anche Alessandria. Le luci della sede dell’associazione Verso il Kurdistan onlus, in via Mazzini 118, rimarranno accese giorno e notte e all’interno in tre si daranno il cambio per portare avanti lo sciopero della fame almeno fino a lunedì sera. La prima a smettere di mangiare per almeno per 24 ore sarà la copresidente della onlus Sonia M.H. Calame-Rosset. Dalle 9 del mattino di sabato e fino a domenica alle 20 potrà solo bere. Alla staffetta, da domenica, si aggiungeranno Stefanella Ravazzi, attivista dell’associazione e segretaria del Circolo di Rifondazione di Tortona e il presidente di Verso il Kurdistan onlus Antonio Olivieri. Le porte della sede in via Mazzini ad Alessandria saranno comunque aperte a tutte le persone che vorranno unirsi allo “sciopero della fame a staffetta”.