Autore Redazione
giovedì
16 Maggio 2019
05:53
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Politica - Alessandria

Ad Alessandria tagli radicali: “Ad oggi no soldi per pagare luce a giugno”

Questo l'attacco della minoranza. "Sull'illuminazione stiamo lavorando per trovare 250 mila euro" dicono però i dirigenti che hanno comunque ammesso di non essere stati interpellati nella stesura del maxiemendamento.
Ad Alessandria tagli radicali: “Ad oggi no soldi per pagare luce a giugno”

ALESSANDRIA – “Non ci hanno ascoltato, non siamo potuti intervenire in alcun modo“. L’ammissione del dirigente del settore Lavori Pubblici Giampiero Cerruti nell’ultima Commissione Bilancio, dedicata all’analisi dei tagli più radicali contenuti nel maxi emendamento al previsionale poi approvato dal collegio dei revisori, ha fatto letteralmente strabuzzare gli occhi ai consiglieri di minoranza. 

Il settore dei Lavori Pubblici è stato senza dubbio il più falcidiato dai tagli: -5 milioni di euro nel capitolo delle cifre già impegnate per le utenze, l’illuminazione pubblica (-800 mila euro), le manutenzioni degli edifici (-2 milioni di euro), lo sfalcio del verde (-500 mila euro), circa un milione e 250 mila euro in meno sulla spesa corrente, intere voci di investimento azzerate e rimarcate dal capogruppo del Movimento 5 Stelle Michelangelo Serra: impianti di videosorveglianza, adeguamento aree mercatali, manutenzione straordinaria caditoie, marciapiedi di Cabanette, eliminazione barriere architettoniche, asfalti, lastricati, marciapiedi, recupero zone industriali, recupero aree cimiteriali, cimitero animali, potature, semafori e segnaletica, manutenzione idraulica a Casalbagliano, miglioramento mobilità ciclabile, rigenerazione e rivitalizzazione dei 13 sobborghi, riqualificazione del Villaggio fotovoltaico, riqualificazione tetti e scuole comunali, interventi straordinari su edifici comunali, bagni pubblici, recupero giardini pubblici, marciapiedi a Valmadonna, interventi di Smart Mobility, recupero della passeggiata Sisto, sistemazione impianti sportivi.

Siamo in seria difficoltà” ha continuato il dirigente Cerruti “ci è stato presentato un bilancio “tecnico” ma alcune risorse dovranno per forza essere ripristinate”. 

Abbiamo firmato il bilancio solo con una postilla che condiziona il nostro impegno alla ridefinizione delle risorse nel piano di riequilibrio. Abbiamo subito segnalato le criticità” le parole dell’architetto Fabrizio Furiada qui ai prossimi tre mesi ci siamo impegnati per impostare un percorso che ridefinisca risorse a disposizione. Nella mia precedente esperienza a Tortona mi è capitato di ridurre l’illuminazione, accollandomi dei rischi. Stiamo ad esempio lavorando per ricavare 250 mila euro utili per la pubblica illuminazione del mese di giugno. Li stiamo trovando. Di sicuro” ha precisato il dottor Furia rispondendo alla consigliere Rita Rossa, del Pd non farò mai debiti fuori bilancio”. 

“Innanzitutto invito la Corte dei Conti ad approfondire e andare a fondo sull’origine del debito, che si indaghi sotto il profilo, tecnico e politico” ha sottolineato l’assessore ai Lavori Pubblici “Auspichiamo una rimodulazione dei tagli e un intervento dello Stato. Occorrerà una razionalizzazione delle risorse. Qualunque scelta avrebbe comportato grandi dibattiti. Ma questa città non è tutta ferma“. 

L’assessore ha quindi elencato tutti gli interventi che invece continueranno e quei capitoli non interessati ad alcuna sforbiciata: “Non sono stati toccati i lavoratori” ha rimarcato il membro della giunta Cuttica “oltre agli investimenti del Por Fesr, il Bando Periferie, i mutui del 2018 sui marciapiedi, le migliorie allo Stadio Moccagatta, gli interventi su percorsi ciclabili sicuri, il risanamento della facciata del Palazzo Comunale, i lavori negli edifici scolastici per la riqualificazione energetica, oltre alla prevenzione incendi e rischio sismico”. 

Salvi anche i lavori dell’impianto di video sorveglianza in piazzale Berlinguer: “Dal Ministero dell’Interno è anche arrivato un finanziamento di 190 mila euro. I lavori termineranno entro la fine dell’anno” ha sottolineato l’architetto Furia.

“Eppure ci sono interi capitoli non capienti per onorare i contratti in essere e che corrispondono a servizi pubblici essenziali, come ad esempio l’illuminazione pubblica” hanno attaccato dagli scranni dell’opposizione, in particolare il Partito Democratico con Rita Rossa ad oggi non ci sono le risorse per pagare la luce a giugno. E se le risorse non si trovano cosa succede?”

“Dov’era l’assessore ai Lavori Pubblici quando hanno fatto i tagli in giunta? Si rischiano ricadute molto negative sulla città” la provocazione del vicepresidente del Consiglio Enrico Mazzoni.

Sempre in casa Pd, il capogruppo Paolo Berta ha rimarcato l’azzeramento dei fondi “Peba” per ridurre le barriere architettoniche:Questi tagli sono stati decisi dalla parte politica. L’assessore difetta di personalità e coraggio”. Proprio tra il consigliere e l’assessore ai Lavori Pubblici è divampato uno scontro dialettico anche con toni forti, rientrato dopo pochi minuti.

“Ma come si può agire sui contratti in essere?” ha detto il capogruppo 5 Stelle Serra “rimango molto perplesso sul contratto di Manutencoop che si dovrà ridiscutere. Cosa facciamo? Stacchiamo la corrente a un edificio su due?”.

“Abbiamo chiesto a Manutencoop la possibilità di dismissione di alcuni edifici da curare” le parole del dirigente Cerruti “oppure si possono fissare parametri diversi. Il riscaldamento, ad esempio, può arrivare a 19 gradi in questo periodo”. 

“Cosa succede nelle scuole allora, e negli asili nido coi bimbi più piccoli?” ha subito reagito Rita Rossa.

La Commissione, alla fine, non è terminata con un voto a causa dell’abbandono degli scranni di maggioranza da parte dei consiglieri di Lega, Forza Italia e SiAmo Alessandria che ha provocato la mancanza del numero legale.

Il Vicesindaco e assessore alle Partecipate che, dopo l’intervento del collega dei Lavori Pubblici, avrebbe dovuto presentare provvedimenti e rispondere alle domande dei consiglieri, dopo qualche minuto ha lasciato per altri impegni l’aula, sottraendosi di fatto al confronto” hanno rimarcato i gruppi Pd e Lista Rossa “Dopo aver rimarcato come minoranza la scorrettezza di tale comportamento, i consiglieri di maggioranza si sono offesi e hanno abbandonato la Commissione facendo mancare il numero legale non rendendosi conto che questo avrebbe comportato l’impossibilità di votare alcuni provvedimenti importanti per il bilancio. Di fatto quindi ieri sera, in Consiglio Comunale, non è stato possibile fare praticamente nulla di ciò che era previsto dall’ordine del giorno”.

Tutto è stato quindi rimandato a questo giovedì, quando già da stamattina si tornerà in Commissione. Alla sera una nuova seduta del consiglio comunale che, a differenza di quello di ieri, si preannuncia una seduta “fiume”.

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