21 Ottobre 2014
08:53
La Uil sul Jobs Act: “prima di scendere in piazza vogliamo entrare nel merito delle questioni
Sono diverse, secondo il Segretario Provinciale Uil, Aldo Gregori, le zone d’ombra” del Jobs Act” del Governo Renzi. Il sindacato, per ora, non scenderà però in piazza. La speranza, ha spiegato Gregori, è che si troviamo spazi di manovra con il Governo per arrivare a una soluzione condivisa sui punti più oscuri della riforma. “Non è tutto da buttare, ma abbiamo molte perplessità”. Tra gli aspetti, per così dire ‘non negativi’ c’è ad esempio il taglio dell’Irap, anche se la Uil avrebbe preferito limitare lo sgravio fiscale ai soli imprenditori disposti ad assumere e, quindi, “a incentivare davvero l’occupazione”. A preoccupare il sindacato sono invece le proposte di riforma dei contratti di lavoro. “La paventata abolizione dei CCNL provocherebbe un arretramento rispetto alle conquiste ottenute dal sindacato” ha evidenziato il Segretario. Il sindacato è inoltre guardingo rispetto alla volontà del Governo di ‘toccare’ l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. “Se si tratta di modificare le procedure per arrivare a definire in maniera più rapida i contenziosi sui licenziamenti illegittimi va bene, ma se si tratta di togliere tutele non siamo assolutamente d’accordo”. La Uil, ha aggiunto Gregori, è poi fortemente critica su tutta la partita degli ammortizzatori sociali “che andava toccata per aumentare le salvaguardie, anziché per toglierle facendo ad esempio facendo sparire l’istituto della mobilità” e anche sulla questione Tfr: “il lavoratore non ha neanche un euro in più, perché quelli sono soldi suoi. C’è inoltre il rischio che il Tfr possa aumentare il reddito a fini della tassazione e far così uscire i lavoratori dai parametri Isee per accedere a bonus, ad esempio, per mense scolastiche, a asili nido”. Nonostante le criticità, la Uil, ha concluso il Segretario provinciale Aldo Gregori, “vuole entrare nel merito delle questioni prima di scendere in piazza a protestare”. In caso di chiusura da parte del Governo, però, il sindacato non attenderà molto a impugnare le bandiere e scendere in strada.
In allegato l’intervista al Segretario provinciale Uil, Aldo Gregori.