Autore Redazione
lunedì
12 Agosto 2019
05:00
Condividi
Politica - Alessandria

Uil Fpl: politica non scarichi responsabilità dei problemi sui lavoratori del Comune

Uil Fpl e le Rsu hanno risposto con una lunga relazione alle"considerazioni" dell’assessore ai Lavori Pubblici di Alessandria sulle ferie di alcuni responsabili di settore in settimane in cui la temperatura in città è calda, non solo perché è estate

ALESSANDRIA – Le “considerazioni” dell’assessore ai Lavori Pubblici di Alessandria, Giovanni Barosini, sulle ferie di alcuni responsabili di settore nelle calde settimane, e non solo per le temperature, in cui la città è “sventrata” dagli scavi per la fibra ottica e soffocata “dall’erba che arriva ai primi piani delle casehanno  contrariato la Uil Fpl e le Rsu.

In una lunga relazione il sindacato ha ricordato, punto per punto, le criticità da tempo sottoposte all’amministrazione in merito all’organizzazione e “all’emorragia di personale in alcuni servizi dell’Ente per rispondere a quello che è stato letto come “un attacco alla professionalità” dei dipendenti.

Le parole dell’assessore e le conseguenti pseudoanalisi dei processi lavorativi” all’interno della macchina comunale da parte di alcuni partiti politici per Luca Righini di Uil Fpl hanno sotteso il messaggio “sbagliato e sgradevole” che “i disservizi della città siano imputabili ai dipendenti comunali o ai sindacati”.

Il riequilibrio di bilancio ha “spiazzato tutti” ma “la scelta” di tagliare i trasferimenti per la manutenzione di fabbricati e aree verdi è stata presa “dall’amministrazione”, ha puntualizzato il sindacalista. Togliere risorse in settori in affanno vuol dire mandarli “completamente in crisi”, ha aggiunto, ricordando ad esempio le difficoltà ai Lavori Pubblici, dove i pensionamenti e il trasferimento di una parte del personale all’Agenzia delle Dogane hanno ridotto i dipendenti da 16 a 5.

La Uil Fpl, insieme ai sindacalisti della Cgil, si è già mossa lungo la via legale, poi, per il ritiro in autotutela del bando esplorativo per l’esternalizzazione dei cimiteri per tutelare i dipendenti del settore che, ha ricordato Righini, “sono 8 e devono occuparsi dei 14 cimiteri con risorse ridotte all’osso, che non consentono neanche di avere il materiale necessario a lavorare”.  “Abbiamo letto le considerazioni del consigliere Maurizio Sciaudone sulla necessità di fare contrattazione. I sindacati sono più che disponibili a contrattare ma qualcuno deve convocarci e dirci anche come stanno le cose. Per i cimiteri, ad esempio, l’amministrazione aveva garantito che non c’era alcun progetto per esternalizzare il servizio e il giorno dopo abbiamo trovato l’atto nell’Albo pretorio e letto la notizia sui giornali”.

Le grane finanziarie dell’Ente hanno “ridotto la coperta” ma è l’amministrazione a decidere “da che parte tirare e quali parti lasciare scoperte” ha ammonito Righini che prevede a breve “gravi problemi” anche all’Anagrafe, dove 14 persone sono addette a seguire 11 servizi e dove tra qualche mese due lavoratori andranno in pensione.

Il sindacalista teme il caos” da settembre anche nei servizi scolastici dove il personale, “già insufficiente” potrebbe essere ulteriormente ridotto se i vincoli del piano di riequilibrio bloccassero assunzioni o la conferma dei precari.

C’è poi tutta la partita dell’Urp, del settore Economato e quella ancora più spinosa della Polizia Municipale dove il problema della carenza d’organico è stato “tutt’altro che risolto” e per Righini pure peggiorato” dalla presenza dei “volontari che girano per la città. “Nessuno dei volontari ha le caratteristiche giuridiche per intervenire. Girano in dieci e in dieci fanno una segnalazione. Ma se l’agente della Municipale che può intervenire è sempre e solo uno, cosa risolviamo? Se manca il personale e il concorso è bloccato è contro ogni logica anche aprire il presidio ai giardini. Se lo si fa è perché interessa solo far vedere che c’è il servizio ma non la qualità del servizio”.

Tutti i punti dell’elenco preparato dalla Uil Fpl e dalla Rsu, ha concluso Righini, sono problemi “posti da tempo all’amministrazione”. “Se si decide di sottovalutarli e andare avanti da soli almeno non si scarichi la responsabilità sui dipendenti” ha concluso Righini.

Condividi