20 Novembre 2014
05:24
Vestiti da nazifascisti alla Fiera del Tartufo a Murisengo: interrogazione dei senatori Pd al ministro Alfano
Molti turisti arrivati a Murisengo nel fine settimana scorso per la fiera del tartufo sono rimasti allibiti nel vedere persone con divise fasciste e naziste. Il caso è poi esploso sui social con decine di commenti di sdegno per la rievocazione storica dell’associazione 77esimo Lupi Solitari, un gruppo di appassionati di modellismo. “Esprimo il mio e nostro dispiacere, porgendo le scuse a lei e alla popolazione” ha scritto il vice presidente di questa associazione, Mario Didier, al sindaco di Murisengo Baroero “la rievocazione avrebbe dovuto consistere in alcune scene di “living history” alle quali avrebbero dovuto partecipare gruppi di partigiani e di militi antagonisti per mantenere vivo il ricordo di quei tragici eventi, il tutto nello spirito apolitico e antiapologetico che caratterizza il nostro gruppo in tutte le rievocazioni delle varie epoche alle quali partecipa”. A questa rappresentazione avrebbero dovuto partecipare, secondo gli organizzatori, anche persone vestite da partigiani, impossibilitati a venire però, perchè provenienti dalle zone alluvionate del novese e tortonese.
Unanimi, comunque, le reazioni di sdegno di diversi esponenti politici e non. Un cittadino della provincia di Milano presente domenica a Murisengo ha anche inoltrato un esposto al Prefetto di Alessandria. I senatori del Partito Democratico Daniele Borioli e Federico Fornaro si sono detti pronti a chiamare in causa il ministro Alfano: “Abbiamo presentato una interrogazione urgente al Ministro dell’Interno, Angelino Alfano, al fine di sapere: -cosa risulti agli atti delle istituzioni e delle forze dell’ordine locali circa la genesi dell’episodio richiamato, circa le ragioni, l’ispirazione culturale di coloro che l’hanno animato, circa la sussistenza dei presupposti autorizzativi richiesti per lo svolgimento di un tale evento nel conteso di una manifestazione pubblica ad alta, e “inconsapevole”, partecipazione; -se si possano ravvisare nell’episodio, a carico di coloro che l’hanno messo in atto, i presupposti della violazione delle norme che proibiscono l’apologia del fascismo”.
“L’Amministrazione Comunale precisa di esserne assolutamente estranea e si dissocia totalmente dall’iniziativa, per altro mai espressamente autorizzata” ha scritto in una lettera il sindaco di Murisengo Giovanni Baroero “Non appena ravvisati i fatti, il Sindaco è intervenuto disponendo l’immediata interruzione dell’esibizione. L’Amministrazione Comunale si dichiara, ancora una volta, profondamente dispiaciuta per l’increscioso episodio accaduto e se ne dissocia completamente.”
Questa la reazione dell’Anpi provinciale: “La segreteria provinciale dell’Anpi di Alessandria e il Consiglio di Amministrazione dell’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria “Carlo Gilardenghi”, esprimono profonda indignazione e viva preoccupazione per il recente episodio verificatosi domenica alla Fiera del Tartufo di Murisengo dove per ore, sotto lo sguardo incredulo di molti visitatori, alcuni personaggi si sono aggirati per il paese, vestiti con la divisa fascista delle brigate nere, esponendo distintivi della repubblica sociale italiana ed esibendo non solo armi finte, ma anche alabarde ed altri strumenti offensivi. Tali personaggi, inoltre, hanno presidiato alcune vie del piccolo centro organizzando, infine, un presidio denominato “Brigate Nere Viale”: tutto questo è intollerabile, in un Paese democratico come l’Italia”.
“L’idea di unire un vanto del Monferrato ad una riprovevole carnevalata, assolutamente contraria ai valori fondanti della nostra Repubblica e della Costituzione nata dalla Resistenza e dalla lotta al Nazifascismo non può che suscitare orrore e disgusto, oltraggio alla Medaglia d’Oro per la Resistenza di cui è insignita la Provincia di Alessandria” ha dichiarato il presidente della Provincia Rita Rossa “Esprimo quindi come Presidente della Provincia e come Presidente del Comitato unitario Antifascista al Presidente dell’Anpi provinciale, al Presidente dell’Anpi di Casale Monferrato e al Presidente dell’Anpi di Chivasso, che in visita alla Fiera si è trovato di fronte ad un macabro insulto da parte di chi ha osato riproporre in chiave realistica il comando che realmente esisteva in zona responsabile di rastrellamenti e stragi nel vicino Comune di Villadeati tutta la mia solidarietà per un fatto che non fatica a presentarsi come un ‘reato’ di apologia al Fascismo. Credo, pertanto, che gli autori vadano denunciati o e che siano chiamati a risponderne nelle sedi opportune”.
In serata intanto, ieri sera, è arrivata anche la dichiarazione del sindaco di Murisengo, Giovanni Baroero: “In riferimento alla rievocazione storica in uniforme tenutasi domenica scorsa in concomitanza della Fiera Nazionale del Tartufo di Murisengo, l’Amministrazione Comunale precisa di esserne assolutamente estranea e si dissocia totalmente dall’iniziativa, per altro mai espressamente autorizzata. Non appena ravvisati i fatti, il Sindaco è intervenuto disponendo l’immediata interruzione dell’esibizione. I responsabili, convocati nella mattina di lunedì 17 novembre, si sono presentati in Comune per spiegare i fatti ed hanno posto le loro scuse formalizzate con una lettera. L’Amministrazione Comunale si dichiara, ancora una volta, profondamente dispiaciuta per l’increscioso episodio accaduto e se ne dissocia completamente; si dichiara inoltre rammaricata per l’esecrabile episodio che rischia di vanificare il lavoro e la fatica delle molte persone impegnate nell’organizzazione della Fiera Nazionale del Tartufo, che è territorio, tradizioni e cultura locale“.
La foto dell’articolo è tratta dal sito del giornale online Nuova Società