Autore Redazione
giovedì
20 Novembre 2014
07:17
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Politica - Alessandria

SEL:“per mettere in sicurezza le città dai fiumi diciamo basta al consumo di suolo”

SEL:“per mettere in sicurezza le città dai fiumi diciamo basta al consumo di suolo”

Arrestare il consumo di suolo e destinare i fondi del Terzo Valico alla messa in sicurezza del territorio dal rischio idrogeologico. Sono queste le due principali proposte avanzate dagli esponenti locali di Sinistra Ecologia e Libertà per dare una risposta all’emergenza maltempo che ha travolto anche la provincia di Alessandria. Già nelle passate settimane la Federazione provinciale di SEL aveva invitato gli amministratori e le forze politiche locali a sostenere la possibilità di sospendere la realizzazione del Terzo Valico e stanziare fondi equivalenti alle opere non ancora appaltate a favore della ricostruzione e la messa in sicurezza del territorio. Una proposta rimarcata anche martedì da Claudio Lombardi, assessore all’Ambiente del Comune di Alessandria, Renzo Penna, consigliere comunale di Palazzo Rosso, Filippo Boatti coordinatore provinciale di SEL e Michele Zanotti coordinatore del circolo di Novi.

Messe da parte le questioni ideologiche e le posizioni personali” sull’utilità di un’opera come il Terzo Valico, hanno precisato, gli esponenti di Sinistra Ecologia e Libertà hanno rimarcato come oggi, “in un momento di scarse risorse economiche, la messa in sicurezza del territorio sia la vera grande opera pubblica non più rinviabile”. “Non ci accontentiamo delle promesse fatte negli ultimi giorni” ha sottolineato Renzo Penna, invocando “maggiore coraggio” e ricordando come gli ultimi eventi alluvionali abbiano messo in ginocchio non solo il Piemonte, ma anche Liguria e Lombardia. “Cambiamo lo Sblocca Italia in Salva Italia” hanno quindi esortato gli esponenti di Sinistra Ecologia e Libertà, rimarcando anche la necessità di avviare un approfondito studio idrogeologico del territorio.

I cambiamenti climatici, la mancata pianificazione territoriale che nei decenni ha portato a mangiare sempre più suolo e a ingabbiare in spazi sempre più ridotti fiumi e corsi d’acqua ha modificato l’assetto idrogeologico e oggi, ha spiegato SEL, a far paura sono anche i rii minori. “Abbiamo tombato centinaia di chilometri di corsi d’acqua per poterci costruire sopra strade e case” ha sottolineato l’assessore Lombardi. Un esempio: il rio Lovassina a Spinetta. La Giunta di Alessandria ha recentemente ripreso in mano il progetto per lo scolmatore “colpevolmente rimasto nei cassetti per troppo tempo” ha puntualizzato Renzo Penna. Rispetto a quel progetto, secondo il membro dell’esecutivo di Palazzo Rosso, Claudio Lombardi, ancora qualcosa potrebbe essere “rivisto”. “L’acqua che si riversa nelle strade arriva anche dalle fognature che non sono in grado di reggere la quantità di pioggia. Dovremmo puntare a deviare il 100% della portata, anziché il 90%, deviando totalmente il Lovassina verso Bormida e usando l’attuale tombatura del rio per raccogliere l’eccedenza di acqua”. Anche sui corsi d’acqua più grandi di Alessandria mancherebbe ancora un tassello importante per mettere “davvero al sicuro la città“: le casse di laminazione. Tre secondo SEL quelle necessarie. “Aipo ancora recentemente ha sollevato il problema dei costi, ma stiamo parlando di sicurezza dei cittadini” ha tuonato Renzo Penna, ricordando anche la necessità di proteggere la città da “una sincronia delle piene di Tanaro e Bormida” che per fortuna non si è verificata durante gli ultimi eventi alluvionali. Convinti che in Italia sia possibile ritagliare fondi per realizzare le opere per la messa in sicurezza dei territori dal rischio idrogeologico, gli esponenti locali di SEL, tramite l’assessore Claudio Lombardi venerdì pomeriggio ribadiranno intanto il “no” al consumo di suolo durante l’incontro in programma a Palazzo Rosso tra la Giunta di Alessandria e quella della Regione Piemonte

 

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