Autore Redazione
venerdì
21 Novembre 2014
00:00
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Politica - Alessandria

Il Ministro Martina ad Alessandria per fare il punto sui danni del maltempo: “richiesta una integrazione del Fondo di solidarietà nazionale”

Il Ministro Martina ad Alessandria per fare il punto sui danni del maltempo: “richiesta una integrazione del Fondo di solidarietà nazionale”

AGGIORNAMENTO ORE 18.50: nel corso dell’incontro di questo venerdì col Ministro Martina le tre associazioni agricole, Cia, Confagricoltura e Coldiretti, hanno consegnato all’esponente di Palazzo Chigi un documento che punta ad affrontare la situazione di emergenza delle imprese agricole e chiede di promuovere ulteriori anticipi della PAC al fine di dotare le imprese agricole di un minimo di liquidità. Inoltre si auspicano l’urgente attivazione degli interventi nazionali previsti a seguito dell’emanazione del decreto di riconoscimento dello stato di calamità naturale qualora sia stato compromesso il 30% della produzione aziendale. Ma soprattutto si chiede l’attivazione di misure eccezionali di prevenzione per evitare il ripetersi del dramma che colpisce i territori alessandrini.

Roberto Paravidino e Simone Moroni, presidente e direttore di Coldiretti Alessandria, al termine dell’incontro hanno affermato: ”Diamo atto della sensibilità politica manifestata sia dal Ministro Martina che dall’intera Giunta regionale piemontese. Abbiamo tutti la consapevolezza delle oggettive difficoltà ad intervenire con misure complete. Ora le Istituzioni ci dovranno dire quali misure sono in grado di far partire con celerità e immediatezza”.

Conclude Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Piemonte “Stiamo seguendo con determinazione la difficile situazione che vede ancora una volta colpita la provincia di Alessandria. Il documento predisposto contiene le richieste che potrebbero apportare un aiuto concreto alla soluzione della drammatica situazione. Purtroppo le difficoltà finanziarie che stanno caratterizzando gli Enti pubblici Regione compresa, rappresentano un ulteriore elemento di preoccupazione rispetto a quanto chiesto. Non demordiamo e continueremo ad essere vicini alle nostre imprese con la determinazione di sempre”. 

 Le richieste avanzate riguardano: 

  • Dichiarazione immediata dello stato di calamità;
  • Ripristino immediato della viabilità compromessa che crea un danno sia all’economia aziendale che al turismo;
  • Applicazione della legge 102/2004, escludendo il vincolo della percentuale minima del danno del 30% della P.L.V.;
  • La sospensione per un tempo congruo di tutti i pagamenti di imposte, tasse, tributi, mutui e quant’altro;
  • Considerato che la provincia di Alessandria si trova collocata su un nodo fluviale d’Italia, quindi più a rischio, evidenziamo che le attuali polizze multirischio sulle rese escludono dal risarcimento i terreni in area golenale. A partire dal 2011 la provincia di Alessandria le Associazioni Agricole ed il Condifesa richiedono all’ISMEA, che svolge funzioni di riassicuratore pubblico per le avversità atmosferiche, di modificare la polizza per rendere assicurabili anche i terreni coltivati in prossimità dei fiumi. E’ stata fornita ad ISMEA una statistica decennale completa sul rischio alluvione per le 1.515 Aziende Alessandrine che hanno terreni in fascia golenale A (ha 6.332), in fascia B (ha 5.185) e fuori fascia (ha 35.503), con produzioni e danni subiti. Ad oggi il problema non ha trovato soluzione e le Aziende sono prive di una polizza multirischio che le tuteli realmente dai danni da alluvione sulle colture. Auspichiamo un intervento presso ISMEA per giungere ad un risultato;
  • Pagamento immediato della PAC 2014 e di tutte le altre misure previste dal PSR per le aziende alluvionate che ad oggi non hanno percepito questi aiuti;
  • Pagamento della PAC e delle altre misure, relative all’anno 2015 subito dopo la presentazione delle domande (entro giugno 2015) per le aziende alluvionate;

AGGIORNAMENTO ORE 18.05: L’Unità di missione ha inserito il progetto del canale scolmatore del rio Lovassina tra gli interventi da presentare il 4 dicembre al Consiglio dei Ministri fra quelli da realizzare prioritariamente. Il Ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina e il presidente della Giunta regionale del Piemonte, Sergio Chiamparino lo hanno comunicato oggi al Sindaco, Maria Rita Rossa nel corso dell’incontro avvenuto in Provincia sui danni subiti dall’ultima emergenza alluvionale. Il sindaco Rita Rossa ha commentato con soddisfazione l’inserimento del Rio Lovassina tra gli interventi prioritari. “Mi sono battuta in tutte le sedi perché la gente della Fraschetta non avesse risposte che fossero solo emergenziali. Questo primo risultato mi fa sperare nella risoluzione definitiva di un problema annoso”. 

AGGIORNAMENTO ORE 17.40: Vogliamo dare risposte concrete e immediate alle imprese agricole colpite dall’alluvione. – ha affermano il Ministro Maurizio Martina – Stiamo accelerando le procedure di erogazione degli aiuti per consentire alle aziende di ricevere i soldi quanto prima e riprendere le loro attività. Per far fronte alle esigenze del comparto, è stata inoltre richiesta una integrazione del Fondo di solidarietà nazionale, attraverso una dotazione straordinaria di bilancio per il 2015”.

Con il Fondo di solidarietà nazionale è possibile beneficiare di contributi fino all’80% del danno sulla produzione lorda vendibile ordinaria, di prestiti ad ammortamento quinquennale, della proroga delle rate delle operazioni di credito in scadenza e di contributi in conto capitale per il ripristino delle strutture aziendali e la ricostituzione delle scorte eventualmente compromesse o distrutte. Ė possibile poi richiedere l’accesso all’esonero, fino al 50%, del pagamento dei contributi previdenziali per sé e i propri dipendenti.

Tramite ISMEA si possono, inoltre, attivare le procedure di rinvio rata per gli imprenditori colpiti dalla calamità, per non dover far fronte, entro il 31 dicembre, a un nuovo esborso finanziario.

“Questi fenomeni atmosferici, sempre più frequenti e intensi, – ha concluso Martina – ci impongono un cambio di rotta. La nostra azione di Governo è mirata proprio a favorire piani di azione preventivi. In questo contesto si inquadrano le scelte fatte, in sinergia con le Regioni, con l’approvazione della nuova Politica agricola comune, in particolare con i pagamenti diretti che, per la prima volta, mettono al centro dell’attenzione non solo la competitività del sistema agricolo ma anche il territorio, la cui difesa non può prescindere dall’esigenza di mantenere un tessuto agricolo e rurale vitale. Molte delle scelte fatte sulla Pac vanno inquadrate in questo senso. A cominciare dall’inserimento nel sistema di aiuti di 2,5 milioni di nuovi ettari, in gran parte pascoli in precedenza esclusi; la convergenza interna su base nazionale dell’importo dei pagamenti diretti; e infine la determinazione della figura dell’agricolture attivo attraverso criteri che privilegiano chi risiede nelle zone svantaggiate e di montagna. Con il secondo pilastro, dedicato allo sviluppo rurale, destiniamo poi quasi 9 miliardi di euro, nei prossimi 7 anni, alla difesa del territorio e dell’ambiente”.

AGGIORNAMENTO ORE 15.40“Non le chiederemo di fare in pochi giorni ciò che non è stato fatto in anni. Nel nostro territorio, però c’è molto da fare“. Il mondo agricolo provinciale ha deciso di parlare a un’ unica voce al Ministro Martina arrivato ad Alessandria insieme alla Giunta della Regione Piemonte per ascoltare le richieste del territorio dopo le emergenze maltempo delle ultime settimane. Non sole le associazioni agricole, ma anche sindaci, consiglieri regionali, i senatori Borioli e Fornaro, Ance, Confindustria, sindacati, Camera di Commercio. In una delle province italiane più colpite dal maltempo, il il mondo agricolo ha ricordato il ruolo “di custodi del territorio”.

NOTIZIA: Il Ministro alle Politiche agricole, Maurizio Martina oggi sarà ad Alessandria per partecipare a una riunione operativa per valutare la situazione della provincia, colpita dalla violenta ondata di maltempo sabato scorso. Insieme a Martina ci saranno anche il Presidente del Piemonte Sergio Chiamparino, il Sindaco di Alessandria Maria Rita Rossa e i rappresentanti delle parti sociali del territorio alessandrino. Il ministro, subito dopo questo confronto, nella Sede del Consiglio provinciale, analizzerà la situazione del comparto agricolo con l’Assessore all’Agricoltura, floricoltura, pesca e acquacoltura della Liguria, Giovanni Barbagallo e l’Assessore all’Agricoltura, caccia e pesca del Piemonte, Giorgio Ferrero.

Coldiretti ha le idee chiare su quelle che sono le priorità da mettere sul tavolo al Ministro: prima fra tutte una nuova “politica del suolo” che sia più sensibile alla salvaguardia del territorio e che imponga un freno alla cementificazione selvaggia e all’abbandono delle aree più svantaggiate – ha affermato il presidente provinciale Coldiretti Roberto Paravidino Per proteggere il territorio e i cittadini che vi vivono, l’Italia deve difendere il proprio patrimonio agricolo e la propria disponibilità di terra fertile dalla cementificazione nelle città e dall’abbandono nelle aree marginali con un adeguato riconoscimento del ruolo, economico, ambientale e sociale dell’attività agricola”.

Torna così prepotente la polemica legata alla mancata messa in sicurezza dei corsi d’acqua e di quella che si dovrebbe fare “a monte” per proteggere il territorio: in vent’anni molto è stato fatto ma non basta, ora non c’è tempo da perdere bisogna immediatamente attivarsi per dare corso a misure concrete di agevolazione alle aziende agricole che hanno perso tutto.

Le azioni dovranno essere mirate ed orientate esclusivamente alle imprese che hanno effettivamente subito danni documentabili – aggiunge il direttore provinciale Simone Moroni –  nel frattempo si aggrava anche la conta  dei danni e il protrarsi degli allagamenti non fa che peggiorare un quadro già compromessoPer questo la prevenzione deve essere una priorità se non si vuole pagare ogni volta il conto di decine di milioni di euro di danni. Per intervenire, non bisogna aspettare la calamità naturale: servono politiche mirate contro la cementificazione selvaggia e l’abbandono provocati da un modello di sviluppo sbagliato. Una priorità su tutte: l’agricoltura deve poter rialzare la testa! “

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