Autore Redazione
sabato
22 Novembre 2014
00:00
Condividi
Politica - Alessandria

Il Ministro Martina ad Alessandria per raccogliere il grido di aiuto del mondo agricolo:”Siamo cercando di integrare il Fondo Nazionale”

Il Ministro Martina ad Alessandria per raccogliere il grido di aiuto del mondo agricolo:”Siamo cercando di integrare il Fondo Nazionale”

Non le chiederemo di fare in pochi giorni ciò che non è stato fatto in anni. Nel nostro territorio, però, c’è molto da fare“. Il mondo agricolo provinciale ha deciso di parlare a un’unica voce al Ministro Maurizio Martina arrivato venerdì ad Alessandria insieme alla Giunta della Regione Piemonte per ascoltare le richieste del territorio dopo l’emergenza maltempo delle ultime settimane. Cia, Coldiretti e Confagricoltura hanno lanciato un grido di aiuto per un settore già messo in ginocchio dalla crisi economica e ulteriormente affossato dal peso del fango e dell’acqua che si è riversata nelle ultime settimane nei campi e nelle aziende. Gli agricoltori, hanno ricordato le associazioni di categoria, sono “i custodi del territorio“, un ruolo che viene però ricordato “solo durante le emergenze”. Il mondo agricolo, hanno aggiunto, è lo stesso che nel 1994 mise subito a disposizione i propri mezzi per aiutare Alessandria a rialzarsi, come ha fatto anche durante gli ultimi tre eventi alluvionali che in poche settimane hanno mandato sott’acqua gran parte del territorio. Gli agricoltori, hanno aggiunto Coldiretti, Cia e Confagricoltura, sono pronti anche a prendersi in carico la cura dei rii minori, ormai sempre più minacciosi. Per svolgere questo ruolo, hanno sottolineato le associazioni di categoria, il mondo agricolo ha però bisogno di essere liberato dai “pesanti” vincoli normativi che oggi l’espone a pesanti sanzioni “se solo ci avviciniamo a un albero”. Una proposta ritenuta “di buon senso” dal Presidente della Regione, Sergio Chiamparino, che si è comunque riservato di effettuare una serie di approfondimenti per evitare eventuali violazioni di norme. Ribadita la necessità di una immediata dichiarazione dello stato di calamità per risollevarsi dagli ultimi eventi alluvionali, le associazioni di categoria hanno poi evidenziato l’esigenza di una modifica normativa che consenta di assicurare anche le aziende in area golenale per tutelarle “davvero” dai danni provocati alle colture dagli eventi alluvionali. La messa in sicurezza dei territori dal rischio idrogeologico oggi è un impegno “non più rinviabile”, ha sottolineato il mondo agricolo, evidenziando anche come i grandi costi da affrontare oggi sarebbero potuti essere meno gravosi se si fosse fatta “un’adeguata opera di prevenzione”. Un concetto, quest’ultimo, condiviso anche dal Ministro Martina. “La prevenzione è la chiave di volta” ha sottolineato il membro dell’Esecutivo. Oggi il Governo è impegnato a “grattare risorse ovunque” per rimpinguare il Fondo Nazionale e cercare di inserire anche situazioni che non hanno ottenuto la copertura assicurativa. Per il futuro, ha aggiunto il Ministro, bisognerà però “reinventare i meccanismi di azione“. “La nuova programmazione europea -ha spiegato a Radio Gold News – potrebbe farci fare il salto di qualità. L’Italia ha in dotazione 300 milioni di euro su un progetto nazionale dedicato alle infrastrutture irrigue. Credo che un piano di ammodernamento che coinvolga il Piemonte sia assolutamente possibile. Bisogna investire anche investire di più sui meccanismi assicurativi perchè il cambio climatico è ormai strutturale e produzioni e le imprese agricole devono essere messe preventivamente in sicurezza“. La visita del Ministro Martina, che venerdì ha avuto modo di ascoltare anche le richieste arrivate da Ance, Confindustria, Camera di Commercio e sindacati ha intanto portato una prima buona notizia per il territorio. Il progetto del canale scolmatore del Rio Lovassina è stato infatti inserito nel primo elenco stilato dall’Unità di missione e quindi tra le opere da realizzare prioritariamente.

 

Condividi