Autore Redazione
giovedì
4 Dicembre 2014
07:55
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Politica - Novi Ligure

Fiscalità locale: “una nuova rivoluzione e le vittime già si profilano all’orizzonte”

Fiscalità locale: “una nuova rivoluzione e le vittime già si profilano all’orizzonte”

AGGIORNAMENTO – Come riferito dal Sole24ore il Governo sembra intenzionato a prorogare il provvedimento per “individuare criteri un po’ più solidi con cui distinguere chi dovrà pagare da chi invece manterrà l’esenzione”.

LU MONFERRATO – Dove Renzi all’Assemblea nazionale dell’Anci dello scorso 6 novembre aveva già annunciato per il 2015 un futuro in cui le finanze comunali si sarebbero rette unicamente sulla base dei tributi locali, la novità dell’IMU sui terreni agricoli anticipa questa “rivoluzione”. Con decreto del Ministero Economia e Finanza del 28 novembre si dava notizia dell’obbligo di pagamento per i proprietari dei terreni agricoli del pagamento dell’IMU entro il 16 Dicembre. A seconda dell’altitudine del comune sarebbero stati esentati i coltivatori diretti.

A fronte della subitanea entrata in vigore di questa nuova tassa locale, ai comuni veniva comunicato un taglio sul fondo di solidarietà, sugli stanziamenti nazionali dedicati ai comuni: taglio apparentemente arbitrale dato l’assenza di qualsiasi forma di registro nazionale sui fondi agricoli. Il risultato, in tutt’Italia è palpabile la confusione e sotto la scure dei tagli sono principalmente i comuni collinari e montati quelli che maggiormente patiranno.

Dall’oggi a domani, ci è comunicato che avremmo avuto un taglio di oltre il 10% del bilancio – ha spiegato Michele Filippo Fontefrancesco, sindaco di Lu, paese collinare del Basso Monferrato – e avremmo dovuto sperare nel gettito di una tassa che non è stata nè comunicata nè spiegata ai cittadini dallo Stato che l’imponeva… un non senso che rischia di dare un colpo durissimo ai nostri comuni e alla nostra agricoltura.

Di fronte a questa situazione di estrema incertezza, politici e associazioni si sono attivati per una proroga o una modifica del decreto che dovrebbe arrivare a brevissimo. Si attende quindi un’azione dirimente del Governo per evitare il dissesto di molti piccoli e grandi comuni.

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