21 Novembre 2019
05:20
Capo Protezione Civile ai sindaci: “Sempre vicini ai Comuni alluvionati”
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – “Pronti a stanziare altri soldi, se i primi 17 milioni di euro non basteranno“. Il Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli ha parlato così mercoledì ai sindaci dei tanti Comuni della provincia colpiti dal maltempo. Ai primi cittadini Borrelli ha spiegato nel dettaglio l’ordinanza firmata sabato scorso per lo stanziamento dei fondi derivanti dallo stato di emergenza e assicurato la massima vicinanza alla popolazione, “fino a quando il territorio non sarà in sicurezza“.
Entro fine settimana i Comuni riceveranno dalla Regione i moduli per poter conteggiare i danni e gli stanziamenti di somma urgenza da saldare.
“Voglio evitare che i territori si sentano soli” ha detto Borrelli “l’ordinanza 615 dispone gli interventi necessari al superamento dell’emergenza: dall’assistenza alle popolazione colpita alla sospensione dei mutui fino alla copertura finanziaria sulle somme urgenze”.
Ora toccherà al presidente della Regione, Alberto Cirio, nominato Commissario delegato a fronteggiare l’emergenza, presentare entro 40 giorni il piano dettagliato degli interventi. Entro 60 giorni, poi, occorrerà quantificare i primi stanziamenti sia per i privati che per le attività produttive, oltre che fare il punto sul fabbisogno legato ai danni più consistenti.
“Per quei Comuni colpiti dagli eventi alluvionali degli ultimi giorni e che erano stati risparmiati da quelli del 21 ottobre la Regione valuterà se chiedere l’estensione dello stato di emergenza” ha aggiunto Borrelli.
“Siamo convinti che in poche settimane riusciremo a presentare un documento completo e compiuto” ha sottolineato l’assessore alla Protezione Civile Marco Gabusi “siamo qua per seguire passo passo gli sviluppi e per semplificare il più possibile l’attività dei Sindaci. Sappiamo bene che i fondi non sono infiniti, ma vogliamo che tutti siano in grado di coprire le somme urgenze. Il 17 milioni di euro rappresentano la prima fase. Seguirà una seconda fase: i nostri tecnici valuteranno gli altri interventi necessari. L’impegno di Angelo Borrelli e della Presidenza del Consiglio dei Ministri è quello di finanziare questa ulteriore fase. Sulla messa in sicurezza definitiva, inoltre, occorre un lavoro minuzioso: semplificare la normativa per una manutenzione ordinaria più efficace e poi fare un progetto di territorio, un accordo di programma sostenuto anche dai nostri parlamentari che ci consenta di agire con metodologie nuove, analizzando il problema dei rii minori”.
Alla Protezione Civile spetterà poi il finanziamento degli interventi di riduzione di rischio residuo come, ad esempio, la messa in sicurezza dalle frane del Comune di Gavi. “Abbiamo ancora 52 persone evacuate” ha sottolineato l’assessore alla Protezione Civile del Comune gaviese.
“Stiamo vivendo nel fango“ ha sottolineato il sindaco di Ovada Paolo Lantero “il territorio ovadese ha subito più danni dopo le piogge di questi ultimi giorni. La situazione viaria, in particolare, presenta non poche difficoltà. Circa quaranta persone fanno fatica a raggiungere le proprie abitazioni. Sulla casa di una persona, in via San Bernardo, si è verificata una frana e ora questo signore è stato evacuato. In tutto sono tre le persone che non vivono più nelle loro dimore, contando anche quella famiglia evacuata dopo il 21 ottobre visto che una frana aveva bloccato l’accesso alla loro casa, sulla strada provinciale 456 del Turchino”.
Tra i temi trattati anche quello dei danni alle vie vicinali: se non sono di proprietà comunale rientrano o no negli interventi di somma urgenza poi saldati? “Sì, se sono di uso pubblico” la risposta di Borrelli.