Autore Redazione
giovedì
11 Dicembre 2014
14:19
Condividi
Politica - Alessandria

La pista di pattinaggio infuoca anche la politica: Lega Nord e 5 Stelle critici, Sel invece apprezza

La pista di pattinaggio infuoca anche la politica: Lega Nord e 5 Stelle critici, Sel invece apprezza

Non finiscono le polemiche agganciate alla nuova pista di pattinaggio sul ghiaccio davanti alle Poste ad Alessandria. Il consigliere comunale, Andrea Cammalleri, ha infatti depositato, per conto del gruppo del Movimento 5 Stelle Alessandria, un’interpellanza per chiedere al Sindaco se in futuro intenda coinvolgere e informare preventivamente i cittadini e le associazioni di categoria, prima di assumere decisioni strategiche che possano generare disagi; se non ritenga che sarebbe stato meglio, per rilanciare il commercio in centro città, potenziare il servizio navetta tra il centro ed i parcheggi periferici; se intenda cogliere l’invito delle associazioni di categoria e dimettersi al posto dell’Assessore allo Sviluppo economico, in quanto sembra non sia stato messo al corrente dell’accaduto.

Cammalleri inoltre con l’interpellanza intende conoscere “il numero della determinazione di impegno di spesa per il noleggio, l’installazione e la gestione della pista stessa, il Sindaco ha fatto direttamente chiarezza nel corso della giornata odierna (il tutto è risultato essere stato fatto a costo 0)“.

Sul tema è intervenuto su facebook anche Roberto Sarti, Presidente Lega Nord in consiglio. Il rappresentante del carroccio ha spiegato: “Anche Alessandria ha la sua pista di pattinaggio. Certo non siamo a Newyork, Piazza Libertà non è’ la quinta strada, il Palazzo delle Poste non è ‘ il Rockfeller Center, ma tant’è. Questo fatto ha destato non poche polemiche. Bastava questa mattina chiedere agli automobilisti costretti a code estenuanti in Via Dante o in Via Guasco per rendersi conto cosa pensavano al proposito. Identici commenti assolutamente negativi giungevano dagli abitanti delle sopracitate vie che d’ improvviso si trovavano a respirare aria carica di PM10 che molto poco ha a che vedere con la brezza montana a cui la pista vuole riportarci. Perché di una sorpresa si è trattato, una amara sorpresa. In pratica nessuno, anche diversi consiglieri comunali, sapeva del posizionamento della pista. Ma come, dopo che per due anni e mezzo l’Amministrazione ha parlato di coinvolgimento dei cittadini e delle categorie del commercio nelle proprie decisioni, dopo circa due anni che in Commissione consiliare si parla di partecipazione , di ritorno ai quartieri per dare voce ai cittadini, si prendono decisioni a carattere assolutistico che nulla hanno a che vedere con l’ascolto degli alessandrini? Allo stesso tempo come si può pensare di apportare modifiche importanti alla circolazione stradale proprio nei giorni delle feste natalizie che dovrebbero portare un po’ di ossigeno alle casse stremate degli esercizi commerciali della città’ cercando di attrarre persone anche dai paesi vicini che magari anche sprovviste di pattini avevano l’intenzione di fare acquisti natalizi?. Questo non è’ certamente il modello di una città’ accogliente, di una città che tende a risalire dal baratro in cui è’ stata fatta sprofondare. Ci risulta che il tema della viabilità è particolarmente sentito, sia dai cittadini, sia dalle categorie economiche, e che la disponibilità a ragionarci sopra con apertura di un dialogo sia stata da sempre dichiarata dalle associazioni di categoria nel rispetto delle esigenze di tutti, purché ci sia un obiettivo comune da raggiungere: creare una città accogliente , non una città blindata, purché, aggiungo, tutte le parti coinvolte lo vogliano questo dialogo ed è del tutto palese che con questa scelta calata dall’alto, dalla sera alla mattina, l’esercizio democratico di una consultazione, sia pratica del tutto sconosciuta a questa Amministrazione. Sul tema della chiusura del centro cittadino alle auto, occorre fare alcune precisazioni: non è vero che ad Alessandria non esiste l’isola pedonale, come qualcuno sostiene per promuovere ulteriori chiusure. Magari con escamotage come quello a cui abbiamo assistito in queste ultime ore. Basta pensare alle vie più commerciali, Piazzetta della Lega, corso Roma,via San Lorenzo etc… sono o non sono già tutte isole pedonali o ZTL? Basterebbe far rispettare le regole che già ci sono, per avere più ordine ed un centro più accogliente, prima di prendere ulteriori provvedimenti, si facciano rispettare le disposizioni già in essere prima di pensarne di nuove ed ogni ulteriore provvedimento dovrebbe essere condiviso con i cittadini, con gli attori socio- economici per valutarne i possibili effetti. Forse occorrerebbe avere ben chiaro in testa un piano urbano della viabilità ed evitare, come in questo caso, una ridicola scelta che non può che aggravare ulteriormente le aspettative di un tessuto produttivo già fortemente compromesso. Tra l’altro una pista di pattinaggio, che in realtà’ non ha avuto molta fortuna, esisteva già’ nella zona dei giardini antistanti la Stazione. Per quale motivo non si è’ cercato di riutilizzarla convogliando persone che avrebbero in parte reso più’ vivibile una zona oggi purtroppo frequentata da personaggi poco raccomandabili. A meno che nelle vere intenzioni dell’Amministrazione la pista non sia poi un espediente , un esperimento che prelude alla chiusura definitiva del traffico veicolare in quella zona e nel centro in generale magari sottostando alle richieste di forze politiche che sin dall’inizio della consigliatura, premono in quella direzione pena un eventuale crisi di giunta. Se questa è’ la vera intenzione della Giunta Comunale e cioè’ la chiusura al traffico del centro città’ ebbene si abbia il coraggio e la determinazione politica di dirlo chiaramente senza sotterfugi o espedienti montani. Prima di tutto il rispetto verso i cittadini.”

Queste invece le considerazioni del consigliere di Sinistra ecologia e libertà, Renzo Penna. per il consigliere la soluzione derivata dalla pista di pattinaggio sarebbe ottima perché “il rondò è inutile e inquinante attorno alla piazza principale della città con i parcheggi in doppia e tripla fila. La presenza della pista deve consentire i lavori per rendere strutturale la pedonalizzazione di quella parte della piazza. E intervenire per ridurre al minimo le possibilità per le auto di attraversarla. Come avviene in tutte le città dove si ha a cuore la salute dei cittadini.
Le associazioni dei commercianti di questa città in tutti questi anni sono state solo capaci di chiedere più auto per il centro e libertà di parcheggiare ovunque, occupando tutti gli spazi e inquinando l’aria. Mai avessero avuto un’idea originale per difendere e rilanciare il commercio. Superiamo una visione minimalista, vecchia e poco ambiziosa che ha contribuito al declino di Alessandria.Nelle altre città il centro storico è tutto pedonalizzato, la gente passeggia volentieri e i negozi non chiudono. Un esempio: la Ztl di Ravenna. Basta conoscere i buoni esempi e riprodurli”.

Anche il Gruppo Consiliare del Pd a Palazzo Rosso, tramite il presidente Fabio Camillo, è intervenuto sulla questione pista di pattinaggio in Piazza della Libertà ad Alessandria. “Evidentemente c’è stato un problema di comunicazione, utile come precedente per evitarne ripetizioni e caduto in un periodo di lavoro sempre intenso come quello natalizio – ha sottolineato a nome del Gruppo Consiliare il Presidente Fabio Camillo –  Non è altrimenti spiegabile una presa di posizione tanto forte quanto poco proporzionata al modesto intervento (e relativo spazio) di installazione della pista di pattinaggio che, nelle intenzioni, costituisce un’attrattiva in più nel villaggio natalizio di Piazza della Libertà. Nel merito, crediamo che si sia identificato nell’Assessore Barrera un bersaglio sbagliato per la qualità dell’impegno profuso nel contribuire ad ideare ed accompagnare numerose iniziative di promozione del commercio locale, la cui utilità e buona riuscita è stata sottolineata dalle stesse associazioni di categoria coinvolte, e per la sua costante e riconosciuta inclinazione al confronto propositivo. Quanto alla creazione di zone pedonali, argomento da alcuni accennato (anzi paventato) in queste ore ma non correlabile alla parziale chiusura di Piazza Libertà, credo sia nota la dimensione dei limiti dell’attuale assetto viabile dal punto di vista dell’efficienza della circolazione, della qualità dell’aria, della sicurezza di automobilisti, ciclisti e pedoni. E’ compito dell’amministrazione comunale ascoltare il punto di vista e comprendere gli interessi degli esercenti, ma anche dei lavoratori delle zone centrali e dei cittadini tutti, per portarli a sintesi e tradurli in provvedimenti migliorativi. Credo che su questo obiettivo sia possibile convergere e, di conseguenza, concordare sulla necessità di evitare affermazioni pregiudiziali”. 

Condividi