16 Dicembre 2014
17:17
Palazzo Rosso fa il punto sui 236 furti e le 5 le rapine al Cristo. Sarti stigmatizza l’assenza della Prefettura che replica con una nota stampa
ALESSANDRIA – Sono 236 i furti e 5 le rapine commesse negli ultimi due mesi al Quartiere Cristo ad Alessandria. I numeri sono stati forniti lunedì mattina dal Comandante della Polizia Municipale, Alberto Bassani, chiamato a Palazzo Rosso dai consiglieri comunali per fare il punto sulla situazione sicurezza al Cristo e nel resto di Alessandria. Il numero di reati recentemente registrati nel quartiere alessandrino è in lieve aumento rispetto al trend dei mesi precedenti. Lo stesso dato, però, se analizzato nei 12 mesi porta a un numero complessivo di reati in realtà in diminuzione rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’attenzione ai reati predatori, soprattutto in questo periodo pre-natalizio, è comunque molto alta da parte di tutte le Forze dell’Ordine, ha aggiunto il Comandante della Municipale di Alessandria. Già dall’inizio di dicembre i residenti del Cristo, e non solo, hanno potuto notare uno schieramento di “divise diverse” in giro per il capoluogo. Polizia, Carabinieri, Guardie Forestali e gli stessi agenti della Polizia Municipale stanno “battendo” la città per prevenire furti e rapine. Veri e propri “pattuglioni” come li ha definiti Bassani che controllano non solo il quartiere Cristo ma tutta la città di Alessandria in base a un programma definito ogni settimana durante le riunioni del Tavolo Tecnico cui partecipano tutte le forze dell’ordine.
Proprio dagli altri soggetti in campo per garantire la sicurezza degli alessandrini il Presidente della Lega Nord, Roberto Sarti, lunedì avrebbe quindi voluto avere altre risposte sull’attività di prevenzione e contrasto dei reati ad Alessandria “che non sono limitati al quartiere Cristo” ha evidenziato l’esponente del Carroccio, ricordando il colpo allo sportello bancomat della Coop, l’assalto al Punto Giallo in via Pacinotti e il furto nella sede dell’Aias. Il consigliere di minoranza lunedì ha quindi stigmatizzato l’assenza a Palazzo Rosso in primis della Prefettura, ma anche di Carabinieri e Polizia, “anche se il Questore sta dando comunque un grande contributo e sappiamo che l’Arma ha spesso problemi a partecipare a incontri pubblici ”. “Non può essere però solo la Polizia Municipale a dare risposte – ha aggiunto Roberto Sarti – Il Comune del resto può fare poco rispetto a una materia di competenza del Governo”.
Una sottolineatura cui ha replicato questo martedì la stessa Prefettura tramite una nota stampa. “La situazione della sicurezza pubblica nella provincia di Alessandria è da sempre al centro delle riunioni, presiedute dal Prefetto Tafuri, del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica. Da ultimo, nel mese di dicembre si sono svolti 3 incontri, ai quali hanno preso parte i vertici provinciali delle Forze di Polizia (Questore, comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e del Corpo Forestale dello Stato) nonché i sindaci e gli assessori dei comuni capi zona ed i comandanti delle rispettive polizie municipali. Le riunioni sono scaturite non solo dalla necessità di dare corso, a livello territoriale, ad una strategia di interventi orientata ad incrementare le azioni di controllo del territorio, soprattutto in occasione delle prossime festività natalizie, attraverso la pianificazione di aggiuntivi e specifici servizi di vigilanza realizzati con il concorso di tutte le forze di polizia e la collaborazione delle polizie locali, ma anche dall’esigenza di dare una risposta alle preoccupazioni, al senso di allarme sociale ed alla percezione di insicurezza dei cittadini determinata dai fatti criminosi avvenuti nelle scorse settimane in alcuni quartieri del Comune Capoluogo“.
“A tale proposito – prosegue la nota della Prefettura – su richiesta del Sindaco di Alessandria, il Prefetto ha convocato il Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica lo scorso 15 dicembre per esaminare la situazione del rione “Cristo”, evidenziando come la questione fosse già stata approfondita in un’apposita riunione tecnica di coordinamento delle Forze di Polizia svoltasi il 3 dicembre, subito dopo il verifìcarsi dei primi episodi criminosi, seguita da una riunione del Comitato Provinciale per
l’Ordine e la Sicurezza Pubblica il successivo 10 dicembre. In tali incontri è stata immediatamente convenuta un’intensifìcazione dei servizi di prevenzione, realizzati in piena sinergia e collaborazione tra le diverse Forze di Polizia. Nel corso, poi, del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica di ieri, il Questore ed il Comandante Provinciale dei Carabinieri, richiamando l’attività repressiva svolta nella zona interessata al fenomeno criminoso, hanno riferito sui risultati delle operazioni di polizia, conclusesi con l’arresto dei soggetti responsabili dei reati. Tali azioni costituiscono il risultato di un percorso di condivisione e di collaborazione, che avrà ulteriori momenti di verifica per monitorare i risultati delle iniziative avviate e mettere a punto ulteriori strategie di controllo del territorio, ottimizzando l’impiego delle risorse disponibili, da pianificare nell’ambito del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, unico Organo istituzionalmente deputato ad esaminare tali problematiche. Per quanto riguarda l’auspicata presenza del Prefetto in seno alla Commissione comunale per la promozione della cultura della legalità, si precisa che non è prevista la partecipazione in essa ne del Prefetto ne di rappresentanti delle Forze dell’Ordine. Resta ferma l’assoluta disponibilità del Prefetto a fornire chiarimenti e motivazioni in ordine al suo operato al servizio della collettività, anche per quanto concerne la tutela dell’Ordine e della Sicurezza pubblica”.