18 Dicembre 2019
05:08
33 Comuni fanno squadra per i fondi europei: è la prima volta in Italia
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Il Comune di Alessandria sarà capofila di un progetto di coesione territoriale, uno strumento concesso dalla Commissione Europea, e adottato per la prima volta in Italia, per facilitare l’accesso ai fondi comunitari. In tutto saranno 33 le amministrazioni alessandrine e astigiane coinvolte, tutte accomunate dall’essere parte del bacino del fiume Tanaro.
Si tratta dei Comuni di Alessandria, Alluvioni Piovera, Altavilla, Bassignana, Calliano, Casorzo, Castagnole Monferrato, Castell’Alfero, Castelletto Monferrato, Cerro Tanaro, Felizzano, Fubine, Grana, Isola Sant’Antonio, Masio, Molino dei Torti, Montecastello, Montemagno, Oviglio, Pietra Marazzi, Portacomaro, Quargnento, Quattordio, Refrancore, Rivarone, Rocchetta Tanaro, Rocca d’Arazzo, Sale, Scuzolengo, Solero, Tonco, Viarigi e Vignale Monferrato.
Questa iniziativa unirà, a costo zero, Comuni di colore politico differente, insieme per lo sviluppo di un turismo accessibile e per facilitare attività green e di beneficio socioeconomico.
“Ora occorrerà farsi sentire in Europa” ha sottolineato a Radio Gold il consigliere comunale Gianni Ravazzi, incaricato dal sindaco Cuttica a seguire il progetto “ieri la Commissione Sviluppo del Territorio ha dato parere favorevole e, in serata, lo ha fatto anche il Consiglio Comunale all’unanimità. Un passo importante per tutto il territorio: un lavoro iniziato più di un anno fa, in sordina, senza alcuna etichetta politica, su iniziativa del sindaco Cuttica di Revigliasco. Riusciremo a inserirci nella ripartizione dei fondi per il 2014/2020 e, soprattutto, saremo in prima fila per il prossimo periodo 2021-2026″.
Il Comune di Alessandria potrà scegliere il presidente di un comitato ristretto di cinque sindaci, nominati da tutta l’assemblea, così da snellire la procedura decisionale.
“Faremo inoltre un bando di evidenza pubblica per chiedere a enti privati e gruppi no profit di collaborare con noi, a costo zero. L’Agenzia Interregionale per il fiume Po, ad esempio, ha già espresso l’intenzione di partecipare, così come potranno farlo grandi e piccole aziende private” ha concluso Ravazzi.