Autore Redazione
lunedì
22 Dicembre 2014
00:00
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Politica - Novi Ligure

Dalla Lamp Ariflex all’Ilva di Novi: una panoramica tra luci e ombre sul settore metalmeccanico della provincia [AUDIO]

Dalla Lamp Ariflex all’Ilva di Novi: una panoramica tra luci e ombre sul settore metalmeccanico della provincia [AUDIO]

PROVINCIA – Si è aperto uno spiraglio di luce nel cielo ancora scuro e carico di nuvoloni che sovrasta la Lamp Ariflex di Spinetta Marengo. La tempesta non è ancora alle spalle dei 55 dipendenti dell’azienda specializzata nella produzione di imballaggi in alluminio, ma l’accordo raggiunto nei giorni scorsi per agganciare i dipendenti a un periodo di cassa integrazione straordinaria regalerà un Natale e un fine 2014 meno drammatico ai lavoratori e alle loro famiglie. La richiesta inoltrata in Regione che ora dovrà convocare le parti per l’esame congiunto non è ancora “un lieto fine” ha sottolineato il Segretario territoriale Uilm, Alberto Pastrorello, ma ha comunque allontanato i dipendenti dalla messa in mobilità dalla fine dell’anno. “Non siamo fuori da tutti i problemi, ma grazie al grande impegno profuso anche dal Prefetto, Romilda Tafuri e dal sindaco di Alessandria, Rita Rossa, abbiamo raggiunto un risultato positivo”. Un primo traguardo, ha aggiunto il sindacalista, che ha convinto lavoratori e sindacati a sciogliere l’assemblea permanente nello stabilimento di Spinetta e garantire la disponibilità a consegnare un lavoro urgente per un cliente “in attesa di un possibile acquirente della Lamp Ariflex”. “Stiamo cercando in tutti i modi di tenere aperta questa azienda in una provincia che, purtroppo continua a perdere pezzi”. Sono diverse, ha ricordato il Segretario Uilm, le aziende del settore metalmeccanico in difficoltà nel territorio. “Nel casalese c’è ad esempio la Mondial Group che si è spostata da San Giorgio a Mirabello Monferrato. Un’azienda dove si paventa un esubero di 160 dei 260 lavoratori per i quali dobbiamo cercare un paracadute attraverso gli ammortizzatori sociali per favorire una loro ricollocazione o riuscire a tenerne almeno una parte agganciati all’azienda in attesa dell’annunciato rilancio in Europa”. Non è ancora chiusa, poi, la vicenda della Tacchella Macchine a Cassine. “Con l’aiuto del Prefetto siamo riusciti a ottenere una moratoria di un anno rispetto all’annunciata volontà di spostare 27 dei 120 lavoratori con la messa in mobilità di altri 35 dipendenti. La moratoria ci ha permesso di tamponare la situazione, ma rimaniamo comunque con la guardia alta”. Notizie più confortanti arrivano invece dal novese, ha aggiunto poi Alberto Pastorello. “Al di là di qualche rallentamento, l’Ilva di Novi, a differenza del resto del Gruppo, vive una situazione “di quasi normalità”. Per furtuna non dovrebbero esserci problemi neppure nel pagamento delle tredicesime e dello stipendio di dicembre. Quindi possiamo dire che, almeno all’Ilva di Novi, la situazione è sotto controllo”.

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