Autore Redazione
giovedì
1 Gennaio 2015
00:00
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Politica - Novi Ligure

Cgil, Cisl e Uil: “in questo 2015 serve un salto di qualità della politica per far arrivare soldi nelle tasche di chi non li ha” [AUDIO]

Cgil, Cisl e Uil: “in questo 2015 serve un salto di qualità della politica per far arrivare soldi nelle tasche di chi non li ha” [AUDIO]

PROVINCIA – Garantire diritti a chi non li ha, mantenere saldi quelli già acquisiti e ridistribuire con maggiore equità la ricchezza nel Paese. Sono questi gli obiettivi cui bisognerà tendere per cercare di far ripartire l’Italia in questo 2015  secondo i Segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil, Tonino Paparatto, Sergio Didier e Aldo Gregori. I 12 mesi che ci siamo appena lasciati alle spalle hanno chiesto nuovi grandi sacrifici ai lavoratori, ai pensionati e a tutti i disoccupati hanno evidenziato i Confederali e, purtroppo, i primi segnali per questo 2015 non sembrano promettere nulla di buono. Solo negli ultimi 2 giorni dello scorso anno, ha sottolineato con preoccupazione Aldo Gregori, Segretario Uil, sono arrivate 200 richieste di cassa integrazione per lavoratori di aziende metalmeccaniche della provincia. Preoccupante, ha aggiunto il Segretario Cgil, è anche il destino dei dipendenti della Provincia, scesi in massa in piazza proprio negli ultimi giorni del 2014 per cercare di allontanare i  250 esuberi  paventati.  Tante, ha aggiunto il Segretario Cisl, Sergio Didier, saranno quindi le sfide che attenderanno sindacati e lavoratori anche in questo 2015, a partire dalla riforma sul lavoro e  quella fiscale. Con i segnali tutt’altro che positivi la speranza è di vedere finalmente “un salto di qualità nella volontà politica” che porti finalmente investimenti nel Paese che riescano a far ripartire il mercato del lavoro e far arrivare più soldi nelle tasche dei cittadini “che non ce li hanno”. 

Di seguito trovate le interviste ai Segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil

Tonino Paparatto Cgil:Il bilancio del 2014 è certamente negativo.  Alcuni interventi, come il bonus degli 80 euro,  all’inizio sembrano poter avere un impatto positivo, ma  le cose, soprattutto nell’ultimo periodo, sono precipitate con un nuovo pesante aumento della disoccupazione, anche in provincia di Alessandria. Il Governo continua a dimostrare una scarsissima attenzione ai problemi del mondo del lavoro e al rapporto con i sindacati. Un atteggiamento che ci ha portato più volte a scendere in piazza fino allo sciopero generale insieme alla Uil di dicembre. Anche in questo 2015 ci aspettano altre iniziative, che spero vedranno al nostro fianco anche alla Cisl, perché purtroppo ancora nulla è cambiato. Anzi, il Jobs Act si è caricato di ulteriori complicazioni con il riferimento all’art.18 anche nel pubblico impiego. La stessa Legge di Stabilità non è riuscita ad affrontare il vero nodo della questione: mettere soldi nelle tasche dei cittadini e dei lavoratori. Questo, del resto, è l’unico vero motore che potrebbe far ripartire il Paese

[mp3 src=”Paparatto”]

Sergio Didier Cisl :Il 2014 è stato un anno certamente molto complicato a livello nazionale e provinciale. I 12 mesi appena trascorsi hanno chiesto nuovi grandi sacrifici ai lavoratori ai pensionati e a tutti i disoccupati. Un anno che ha dato pochi motivi di soddisfazione. Nel 2015 ci aspettano tante sfide complesse a partire dalla riforma sul lavoro, quella fiscale. Speriamo di vedere in questo nuovo anno un salto di qualità nella volontà politica che porti a creare maggiore equità nel Paese, redistribuendo il reddito. Bisogna investire per far crescere il Paese, seguendo un percorso condiviso.  Anche in questo 2015 chiediamo  al Governo di non ridurre i diritti dei lavoratori a partire dalla cassa integrazione, dare diritti a chi oggi non li ha e fare una scelta politica forte di equità e tornare a investire in sviluppo e crescita”. [mp3 src=”Didier”]

Aldo Gregori Uil:Dal punto di vista occupazionale il 2014  ha fatto registrare quasi un 13% di disoccupazione a livello territoriale, un segno meno che sembra destinato ad aggravarsi in questo 2015. Solo negli ultimi 2 giorni del 2014 sono arrivate 200 richieste di cassa integrazione per i lavoratori di aziende metalmeccaniche della provincia. Preoccupante è anche il destino dei dipendenti della Provincia. Anche il positivo  accordo Amiu-Amag ha comunque imposto dei sacrifici ai 190 lavoratori e ridotto ulteriormente il potere d’acquisto delle loro famiglie. L’auspico è che le previsioni vengano smentite, ma se dobbiamo essere realistici le prospettive per il mercato del lavoro in questo 2015  non sono buone. In provincia, complice anche il dissesto di Alessandria, girano sempre meno soldi. Stiamo cercando di guardare al bicchiere “mezzo pieno”, ma  le scelte fatte dal Governo continuano a preoccuparci anche sotto l’aspetto della tenuta sociale del Paese. L’Italia ha bisogno di investimenti che facciano ripartire il mercato del lavoro perché bisogna far arrivare più soldi nelle tasche di chi non ce li ha, i lavoratori e i pensionati, questi ultimi rimasti fuori anche dal bonus degli 80 euro”.

[mp3 src=”Gregori”]

 

 

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