Autore Redazione
venerdì
14 Febbraio 2020
08:24
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Politica - Alessandria

Il M5s vuole la gestione pubblica dei parcheggi: “In ballo 2,8 milioni”

Il capogruppo del M5s pone l'accento sugli stalli blu chiedendosi cosa ha in mente la Giunta per il loro futuro
Il M5s vuole la gestione pubblica dei parcheggi: “In ballo 2,8 milioni”

ALESSANDRIA – Il Movimento 5 stelle lancia l’allarme sulla gestione dei parcheggi a pagamento del Comune di Alessandria. I pentastellati, con la scadenza imminente dell’Ati (Associazione temporanea di impresa), si chiedono che cosa “abbia in mente la Giunta sulla sorte degli stalli di sosta a pagamento della città, un giro d’affari che vale 2,8 milioni di euro lordi annui“, spiega il Capogruppo Michelangelo Serra.

Per il Movimento, dopo che a giugno avverrà la scandenza, “solo due saranno le vie da percorrere: indire una gara pubblica oppure scegliere quella che secondo noi rappresenta la soluzione di maggiore buon senso, ovvero l’assegnazione del servizio ad una società in-house, totalmente a partecipazione comunale“. Serra spiega che optare “per questa scelta vorrebbe riassegnare alla collettività delle risorse importanti che servirebbero ad esempio per la manutenzione delle strade piuttosto che del trasporto pubblico“.

Il capogruppo pentastellato si è detto anche molto preoccupato che l’attuale Giunta “utilizzi la duplice mozione, ancora non presentata, di sfiducia nei miei confronti e di Passalacqua per distogliere un po’ l’attenzione dai reali problemi che affliggono Alessandria“. Serra sostiene che soprattutto la questione dei parcheggi sta “cadendo un po’ nel dimenticatoio. Dico alla Giunta Cuttica di non bloccare Alessandria sugli stalli blu“. Nel senso che se si vuole rinnovare il contratto dell’Ati lo si faccia al massimo per due anni, ovvero sino alla fine naturale dell’attuale mandato.

Significherebbe smettere di pagare per ciò che è già nostro dato che il Comune si trova nelle condizioni di dover pagare quando ha la necessità, per eventi e manifestazioni, di utilizzare i suoi spazi, perché gestiti da un’azienda privata il cui unico scopo è, comprensibilmente, quello di fare utili“, aggiunge in conclusione Serra.

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