Autore Redazione
venerdì
9 Gennaio 2015
03:37
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Politica - Alessandria

In provincia aperti sei cantieri di pubblica utilità: contratti fino a sei mesi per trenta disoccupati

In provincia aperti sei cantieri di pubblica utilità: contratti fino a sei mesi per trenta disoccupati

ALESSANDRIA – Fino a sei mesi di lavoro per trenta persone.  Una opportunità che gli iscritti al Centro per l’Impiego della provincia possono cogliere al volo. L’azione coordinata tra Comune di Alessandria, Regione Piemonte e Cissaca ha permesso l’approvazione, da parte dell’Agenzia Piemonte Lavoro, di sei progetti di pubblica utilità, finanziati dal Fondo Sociale Europeo per circa 190 mila euro complessivi. A coordinare materialmente i lavori saranno diverse cooperative sociali del territorio, vincitrici del bando pubblico indetto da Palazzo Rosso. I progetti promossi dal Comune riguardano la riqualificazione del Carro dei deportati ebrei (foto), in piazzale Berlinguer e il parco delle Sensazioni in via Pacinotti (26.400 euro, sei lavoratori dai 3 ai 6 mesi, gestiti dalla cooperativa ABC), il miglioramento dei servizi degli ostelli maschili e femminili (20 mila euro, sei lavoratori per 3 mesi, gestiti da Coompany), il censimento delle barriere architettoniche in città (64 mila euro, sei lavoratori per 6 mesi gestiti da La Ruota) e la catalogazione di un ricco archivio di libri alla biblioteca (20 mila euro, quattro lavoratori per 6 mesi). Il Cissaca ha presentato altre due iniziative: il ripristino dal degrado di alcune abitazioni con persone affette da disagi psichici o anziani non autosufficienti, ad Alessandria (quattro persone per 6 mesi, gestite dalle cooperative La Ruota e Coompany) e la manutenzione del parco Rimembranza di Castellazzo Bormida, (tre persone per 4 mesi, gestite dalla cooperativa Marcondiro), per un totale di 62.100 euro. “La soddisfazione più grande per il Comune è stata l’aver visto approvare tutte le sei proposte che avevamo inoltrato” ha sottolineato l’assessore alle Politiche Sociali, Mauro Cattaneo “con la speranza che questi lavori temporanei possano trasformarsi in qualcosa di più.

Il Centro per l’Impiego di Alessandria provvederà a selezionare le varie autocandidature tra, in particolare, giovani tra i 30 e 35 anni e donne di qualunque età iscritte iscritti da almeno 12 mesi e da massimo un anno e mezzo, oltre che tra gli over 50, senza alcun altro vincolo.

Per maggiori informazioni potete telefonare ai numeri 0131/303359/67,0131/303359/67 o scrivere a cpi.alessandria@provincia.alessandria.it

I primi progetti a partire saranno quelli legati all’Emergenza Freddo e al censimento delle barriere architettoniche. Su questo il consigliere delegato alla disabilità, Paolo Berta, ha rimarcato la necessità, per le persone disabili, di una “mappa” online della città con evidenziati tutti i servizi per le persone diversamente abili, dai punti di ristorazione con i bagni a norma, gli alberghi accessibili o i parcheggi riservati. In Italia, ad oggi, solo 42 città possono disporre di un vademecum così dettagliato.

Già da settembre è, invece, scattato l’altro progetto da 110 mila euro, riguardo il recupero del Forte Acqui, al quartiere Cristo di Alessandria, dove sono impiegate dodici persone.

“Tutto questo dimostra che le risorse in Europa ci sono” ha commentato soddisfatta il sindaco di Alessandria, Rita Rossa “occorre però essere credibili con le giuste competenze. Sui singoli progetti voglio sottolineare in particolare l’impegno volontario dei ragazzi della Comunità San Paolo che, coordinati da Giampiero Armano, finora hanno provveduto a risistemare la zona del Carro dei deportati.” L’impegno volontario di questi ragazzi sarà decisivo anche in questo mese, in vista del Giorno della Memoria, dato che gli inevitabili tempi tecnici da rispettare per far partire questo “cantiere di lavoro” non consentiranno certo il completamento del progetto prima del 27 gennaio.

“Un intervento urgente e necessario” ha sottolineato lo stesso Giampiero Armano, sempre a proposito del Carro dei Deportati di piazzale Berlinguer “ma che deve essere accompagnato dalla possibilità per le scuole di usufruire dell’area, visto che all’interno del Carro c’è la possibilità di seguire un percorso didattico per approfondire la storia dei 25 ebrei alessandrini deportati nei lager.

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