Autore Redazione
venerdì
23 Gennaio 2015
00:00
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Politica - Alessandria

I primi 18 mesi di attività della Commissione legalità del Comune di Alessandria

I primi 18 mesi di attività della Commissione legalità del Comune di Alessandria

ALESSANDRIA -Tempo di bilanci per la Commissione per la promozione della cultura della legalità del Comune di Alessandria. Istituita a giugno del 2013, ha ricordato il Presidente Roberto Massaro, la Commissione si è posta due macrobiettivi: promuovere la trasparenza e la facilità di accesso agli atti dell’amministrazione comunale e sensibilizzare i cittadini ai temi della legalità. Due traguardi che i membri della Commissione (Maurizio Sciaudone, Erik Barone, Ciro Fiorentino, Diego Malagrino, Mariarosa Procopio e Roberto Sarti) hanno cercato di centrare organizzando incontri con diverse associazioni, enti e funzionari, innanzitutto per conoscere le varie realtà e quindi elaborare proposte di intervento mirate e il più possibile efficaci. Tra gli interlocutori della Commissione, ha ricordato Massaro, l’associazione Libera, la Comunità di San Benedetto al Porto,la Consulta degli studenti, gli operatori del Dipartimento dipendenze patologiche dell’Asl Al, il Collegio Costruttori, i sindacati dei lavoratori del settore edile di Cgil, Cisl e Uil, l’Agenzia Territoriale per la Casa e l’allora Segretario Generale di Palazzo Rosso, Giuseppe Formichella. Tenute bene a mente le parole di Don Ciotti “la legalità parte dall’autoregolamentazione di noi stessi”, ha ricordato il Presidente, la Commissione ha innanzitutto guardato all’interno delle mura di Palazzo Rosso e proposto l’adesione del Comune di Alessandria ad “Avviso pubblico” per la formazione civile contro le mafie. Rimasti in attesa della valutazione della proposta da parte delle Commissioni competenti, Massaro e “la squadra della legalità di Palazzo Rosso” negli ultimi mesi hanno iniziato a fare i primi approfondimenti sulla possibilità di proporre l’adesione anche alla “Carta di Pisa”, il codice etico per gli amministratori locali. Intanto soddisfatti per l’introduzione a Palazzo Rosso dell’Anagrafe pubblica degli eletti, i membri della Commissione hanno poi rivolto il loro sguardo all’esterno e in particolare alla diffusione delle patologie legate al gioco d’azzardo, al tema dell’emergenza abitativa fino alle modalità di assegnazione degli appalti. “Rassicurazioni” in merito alla regolarità delle ditte cui vengono affidati i lavori negli alloggi di edilizia popolare sono ad esempio arrivate nei mesi scorsi dal Direttore dell’Agenzia Territoriale per la Casa. Un tema sollevato dal consigliere Emanuele Locci, ha ricordato Massaro, su cui non è stato però possibile fare ulteriori approfondimenti vista la natura “non d’inchiesta” della Commissione. Dall’incontro con il Collegio Costruttori, sindacati e Confartigianato è invece nata una proposta di deliberazione per fissare una serie di criteri che garantiscano la trasparenza degli appalti e il controllo delle ditte. Un documento, ha evidenziato con rammarico il Presidente Massaro, che “da sette mesi” giace però in qualche cassetto di Palazzo Rosso, in attesa del parere giuridico necessario per la successiva discussione in Consiglio. Motore della cultura della legalità in città, anche la Commissione si è poi rimboccata le maniche per far sbocciare “la primavera della legalità” ad Alessandria, il calendario di eventi culminato con l’incontro di novembre con Don Ciotti in Cittadella. Messo nero su bianco il lavoro svolto negli ultimi 18 mesi, la Commissione ha infine lasciato alcune suggestioni ai membri del Consiglio. “Idee per il futuro” tra cui quella di creare ad Alessandria un osservatorio provinciale per la legalità.

Tatiana Gagliano

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