23 Gennaio 2015
12:58
Tre esuberi e tre richieste di trasferimento a Crema. A rischio i lavoratori della ASMT di Tortona
TORTONA – Sarà un martedì nero, il prossimo, per i lavoratori della ASMT Energia di Tortona, la ex municipalizzata addetta alla distribuzione del gas. Il 27 gennaio, infatti, la SIME, nuova proprietaria, recapiterà le lettere di licenziamento a tre dipendenti, mentre altri tre saranno invitati a trasferirsi nella sede di Crema. Un altro lavoratore dovrebbe veder accelerato il processo di avvicinamento alla pensione mentre solo uno conserverebbe il posto di lavoro, come coordinatore. I tre sindacati di categoria, Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, hanno lanciato l’allarme, a fronte di un netto rifiuto da parte della stessa azienda cremasca a qualsiasi tipo di mediazione, durante i tavoli congiunti dei mesi scorsi.
Le parti sociali hanno invocato il supporto del Comune di Tortona dopo che, nella scorsa legislatura, l’ex sindaco Massimo Berutti aveva venduto ASMT. “Anche se l’amministrazione è di colore politico diverso dovrebbe comunque fare qualcosa per i dipendenti della ex partecipata” hanno sottolineato i sindacati. Nel frattempo resta un’incognita l’avvio della gara del gas, ancora in stand by. Una attesa che congela le speranze dei lavoratori che, in base al decreto ministeriale in materia, avrebbero diritto a essere riassunti dal soggetto privato vincitore, come ha certificato la Prefettura.
“L’azienda ci ha comunicato che non esiste una ragione economica per questi licenziamenti ma una scelta organizzativa” ha sottolineato Paolo Parodi, Filctem Cgil “un atteggiamento dispotico e arrogante di chi non vuole rispettare le regole e che considera i decreti ministeriali una semplice opinione.”
“Già da diversi anni avevamo invitato il Comune di Tortona, sotto l’amministrazione Berutti, a rispettare le clausole del ministero sul mantenimento del personale in essere, in caso di passaggio di proprietà della partecipata da un soggetto pubblico a uno privato” ha aggiunto Elio Bricola, Uiltec Uil “i Comuni di Alessandria e Casale hanno accettato, da Tortona sono arrivate solo parole.”
“Oltre alla situazione occupazione dei dipendenti c’è anche da considerare la qualità del servizio, che Sime affiderebbe in appalto a imprese locali, senza quell’esperienza accumulata negli anni dagli addetti ASMT” ha concluso Claudio Cavallaretto, di Femca Cisl.