16 Aprile 2020
15:22
Sacco (M5S): “Servizio di Epidemiologia non considerato dalla Regione, manca il direttore”
PIEMONTE – Il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Sean Sacco ha presentato un accesso agli atti per ottenere tutta la documentazione intercorsa tra Assessorato alla Sanità e il Servizio di riferimento regionale di Epidemiologia per la sorveglianza, la prevenzione e il controllo delle malattie infettive, impegnato nelle attività di amministrazione, indirizzo e pianificazione in materia di infezioni e per le emergenze infettive.
“Dal 31 gennaio 2020, data in cui il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di emergenza, quale è stato il dialogo tra il Seremi e l’assessorato regionale alla Sanità?” ha chiesto l’esponente pentastellato “Dal 2017 questo importante settore della Sanità piemontese, con sede ad Alessandria, è privo di un direttore nominato dalla Regione Piemonte.
E’ evidente quindi la scarsa considerazione avuta dai presidenti Chiamparino e Cirio per questo fondamentale servizio che, in questo momento di emergenza, dovrebbe essere il punto di riferimento per l’intera sanità del Piemonte. Non ci pare sia stato così, per questo motivo vogliamo vederci chiaro sulle attività di prevenzione e controllo portate avanti da Seremi in questo periodo di emergenza Covid19.
Il Seremi infatti svolge, secondo quanto previsto dalla DGR n. 59 – 11905 del 2 marzo 2004, come si legge sul sito “funzioni specialistiche riguardanti la sorveglianza sull’occorrenza e sulle attività di prevenzione e controllo delle malattie infettive riferite all’intero territorio regionale. E’ il punto di contatto regionale per le emergenze infettive per l’Unità di Crisi del Ministero della Salute e per i corrispettivi gruppi delle altre Regioni”.
“Le sue funzioni specialistiche comprendono: l’assistenza alle attività di programmazione dell’Assessorato regionale in materia di infezioni; la gestione del nodo informativo regionale dei vari sistemi di sorveglianza sulle malattie infettive e diffusive. Uno spettro d’azione decisamente ampio, vogliamo quindi sapere cosa è stato fatto in tal senso dal momento in cui è stata dichiarata l’emergenza fino ad oggi”.