Autore Redazione
sabato
18 Aprile 2020
05:56
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Politica - Alessandria

M5S: “Su case di riposo indecente scaricabarile della Giunta. E manca piano tamponi”

M5S: “Su case di riposo indecente scaricabarile della Giunta. E manca piano tamponi”

PIEMONTE – Sulla delicata situazione delle rsa rispetto all’emergenza coronavirus il Movimento 5 Stelle ha attaccato ancora la Giunta Cirio, in particolare dopo l’ultima Commissione Sanità.

Abbiamo assistito ad un indecente scaricabarile sulla vicenda della sciagurata delibera regionale che, in una prima bozza inviata alle rsa, consentiva di sistemare pazienti Covid19 nelle strutture per gli anziani” ha sottolineato la capogruppo pentastellata Francesca FredianiL’assessore Caucino si è addirittura rifiutata di parlare del tema, dopo aver messo in chiaro di non averla firmata. Icardi ha delineato un surreale percorso che avrebbe portato una bozza “elaborata dai funzionari” nelle mani dei responsabili delle rsa, scatenando una reazione di sgomento. Successivamente, sarebbe stata approvata la delibera, rivista e corretta nella versione pubblicata sul bollettino ufficiale. Quello che è certo, in tutto questa assurda vicenda, è che non c’è stato il minimo confronto tra i due assessorati, a dimostrazione della gestione caotica dell’emergenza da parte della Giunta”. 

“Nel frattempo continua a mancare un piano su scala regionale, con tempi precisi, per mettere in sicurezza operatori ed ospiti delle case di riposo del Piemonte. La Giunta non ha provveduto ad individuare strutture atte ad isolare eventuali ospiti positivi, delegando la gestione degli stessi alle rsa e limitandosi a “monitorare” la situazione. I risultati sono sotto gli occhi di tutti”. 

“Come se non bastasse continua ad essere un tasto dolente la mancanza di personale nelle rsa, in quanto un’ampia fetta di operatori risulta positiva al Covid19. I provvedimenti presi dalla Giunta regionale per il reclutamento di personale nelle rsa non sono in alcun modo sufficienti a coprire la carenza di personale”. 

“In merito alle notizie di possibili contagi tra i detenuti semiliberi, in seguito ai quali alcuni hanno ottenuto i domiciliari, abbiamo chiesto all’assessore di approfondire la possibilità di trovare una sistemazione a coloro che non hanno un’abitazione che consenta di usufruire di questo beneficio”. 

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