Autore Redazione
lunedì
2 Febbraio 2015
15:36
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Politica - Casale Monferrato

Scintille sui nuovi insediamenti commerciali a Casale e stasera il consiglio comunale si preannuncia di fuoco

Scintille sui nuovi insediamenti commerciali a Casale e stasera il consiglio comunale si preannuncia di fuoco

CASALE MONFERRATO – Nuovamente all’attacco l’ex sindaco di Casale, Giorgio Demezzi. Questa volta la polemica è focalizzata sugli insediamenti commerciali in città, oggetto, quasi sicuramente, di una infuocata seduta del consiglio comunale di questa sera. Il Sindaco Palazzetti, ha spiegato Demezzi, porterà in consiglio comunale una variante urbanistica con provvedimenti particolari che incrementeranno il numero di strutture commerciali, un atteggiamento in contrasto, ha specificato Demezzi, con le dichiarazione dell’attuale Presidente del Consiglio, Davide Sandalo, che ha sempre manifestato, in occasione della discussione sulla Esselunga, la sua contrarietà ai supermercati. “Cosa diranno i commercianti di Casale ai quali era proprio stata fatta la promessa da parte dell’attuale Sindaco di non fare più supermercati. Come risultato di questa promessa oltre ai due supermercati, che verranno costruiti ad Oltreponte sull’area ex-Smyte (entrambi con aree superiori ai 1.000 mq. uno alimentare ed uno extra-alimentare), la nuova variante permetterà la creazione di tre nuove unità commerciali

Mercato ortofrutticolo
Centro commerciale grande struttura di vendita: 2.500 mq. + 500 mq. di negozi
( Per capire dimensioni della Esselunga con in più 500 mq. per costruire negozi).

Media struttura vendita con offerta extralimentare: 1.500 mq.

Ex-Comedil di via Negri tra le intersezioni di via Cerutti e l’incrocio di via C.Massaia (ex Comedil)
Localizzazione L.1 centro commerciale da 1.000 mq.

Il Presidente del consiglio provinciale, Davide Sandalo, però non condivide la lettura dell’ex primo cittadino: “l’amministrazione precedente ha modificato il piano commerciale, rendendolo coerente con quanto indica la Regione Piemonte e le linee guida sono quelle che aveva dato la giunta Cota, non ancora modificate dalla giunta Chiamparino. In questo piano commerciale si è ritenuto di ampliare l’offerta nel quartiere Porta Milano. Per il resto si tratta di sostanziali modifiche o integrazioni ma dentro quanto previsto nel piano commerciale. La polemica a cui voglio invece rispondere riguarda l’Esselunga. Il Pd, che prima guidavo all’opposizione, non è mai stato contrario a una nuova piattaforma commerciale, lo è stato invece rispetto a un supermercato di quelle dimensioni praticamente in centro storico. Chi viene a Casale a fare un giro e arriva nel cuore della città vede crescere un gigantesco manufatto che in tutte le città civili sarebbe stato collocato in periferia, consentendo adeguata viabilità, maggiore integrazione con il territorio, migliori servizi, parcheggi, il tutto in modo ordinato e pianificato. Il sindaco Demezzi allora ritenne che la collocazione opportuna fosse quella nel centro cittadino e adesso vedremo le eventuali conseguenze. Per quanto riguarda la variante il consiglio comunale è sovrano e quindi vedremo cosa deciderà”.
Rispetto al severo giudizio di Demezzi sul presunto ‘voltafaccia’ da parte dell’attuale maggioranza sul tema degli insediamenti commerciali Sandalo ha spiegato che tutto è figlio di un’impostazione che arriva da lontano e che “aveva tarato lo sviluppo di Casale attorno ai 70 mila abitanti, quando c’era un boom demografico. Questo ha portato oggi a un eccesso residenziale. Oggi abbiamo saturato la città di residenziale. Adesso si chiede all’amministrazione di riconvertirlo in commerciale nella speranza che qualche operatore possa fare una scelta di insediamento produttivo a Casale, ma la città è in ginocchio. Un po’ perché il sistema produttivo e manifatturiero di Casale ha fatto il suo tempo, un po’ perché la ferita subita dall’Eternit ha allontanato da noi molti operatori. Adesso la pubblica amministrazione tenta di offrire delle opportunità ai vari operatori, offrendo le occasioni che il mercato chiede. Se il mercato chiede, in questo momento, degli insediamenti produttivi con certe caratteristiche agisce di conseguenza. L’amministrazione Demezzi aveva provato a offrire gli insediamenti a costo zero, e aveva una logica questa politica. Quindi da parte nostra non c’è nessun voltafaccia ma un tentativo di far ripartire l’economia di Casale. Poi ci sono alcuni principi che non possono essere derogati come quello di una città che dovrebbe rifuggire insediamenti in pieno centro. Respingo al mittente ogni critica e adesso attendiamo il consiglio comunale“.

La minoranza però non demorde e anche il consigliere Emanuele Capra, Capogruppo della Lega Nord e Federico Riboldi, Capogruppo di Fratelli d’Italia, hanno rilanciato le accuse dell’ex sindaco: “5 nuove strutture commerciali? Dove sono finiti i talebani anti Esselunga? Ci pare veramente strano che così tante persone, consiglieri comunali e esponenti politici della città siano stati folgorati sulla via di Damasco del si incondizionato alle strutture commerciali in città. Ricordiamo bene le vibranti proteste per l’affaire Esselunga dove il centrodestra, consentendo la più grossa operazione urbanistica degli ultimi vent’anni, consegnava alla città un quinto della metratura commerciale che oggi la sinistra mette in campo“.
Riboldi e Capra provano anche a scuotere i commercianti: “quello che appare più strano è che i commercianti non si rendano conto del pericolo cagionato da insediamenti di questo stampo. Mentre l’Esselunga si inseriva nell’ambito commerciale, già inflazionato, del “food” entrando in competizione con Bennet e Coop e causando un inevitabile miglioramento dei prezzi al consumatore finale, questi provvedimenti porteranno in città grandi magazzini, diretti competitor della attività ancora attive in città quali negozi di arredi, di abbigliamento, di materiale sportivo! Due aree a Oltreponte di oltre 1000 metri, una in Piazza Venezia di 2500 (pari all’insediamento Esselunga) e una di 500, una in zona industriale da 1000 metri e altri provvedimenti minori.
Siamo certi che questi provvedimenti porteranno conseguenze nefaste alla città per le motivazioni addotte sopra e ancora una volta ci rivolgiamo al Sindaco perchè si renda garante dei cittadini e di chi a Casale opera con la propria attività facendo un passo indietro. Non di nuovi centri commerciali ha bisogno la città, ma questo credo lo sappiano anche dalle parti di Palazzo San Giorgio. L’applicazione di una buona teoria però, è tutt’altra cosa“.

Un consiglio comunale che, questa sera a Casale, si preannuncia estremamente rovente.

Fabrizio Laddago

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