10 Febbraio 2015
06:40
Unicom al sindaco sui nuovi insediamenti commerciali: “macché alcuni commercianti. Non si minimizzi il problema”
CASALE MONFERRATO – Le polemiche sui nuovi insediamenti commerciali a Casale non sono finite. L’Unicom in un comunicato è infatti tornata alla carica offesa per alcune parole del sindaco che avrebbero, secondo l’associazione, sminuito la forza e la portata della protesta dei commercianti contro l’iniziativa della maggioranza. Sindaco e giunta hanno infatti deciso di dare il via libera a cinque nuovi insediamenti, incappando però nella forte protesta del piccolo commercio. Di seguito pubblichiamo il comunicato di Unicom Casale:
Sugli organi di informazione leggiamo le dichiarazione del sindaco Titti Palazzetti e della sua giunta “le preoccupazioni espresse da alcuni commercianti casalesi sono legittime e comprensibili” ecc…
Da questa dichiarazione parrebbe che “alcuni” commercianti contestino la delibera di approvazione di cinque nuovi centri commerciali in città.
Facciamo notare che questi “alcuni” commercianti che contestano la delibera e che manifestano preoccupazioni sono tutti componenti del direttivo di una associazione di categoria: l’Unione Commercianti Casalesi” operante sul territorio dal 1945 (70 anni) che rappresenta più di 300 operatori commerciali nella città, commercianti che Lei, in prima persona, conosce (o conosceva) benissimo, quando, negli incontri pre-elettorali prometteva un deciso stop a nuovi insediamenti di centri commerciali. Quindi ci pare sia, il suo atteggiamento e quello della sua giunta, piuttosto minimalista nell’illustrare il problema che non ci pare di poco conto per la categoria che rappresentiamo. I contestatori non sono “alcuni” commercianti ma rappresentanti di una categoria.
Leggiamo inoltre una affermazione che ci lascia piuttosto perplessi rimarcata dal sindaco e giunta “non è previsto alcun insediamento di centri commerciali”.
E’ una affermazione secca e che non lascia dubbi interpretativi a qualsiasi lettore sprovveduto, ma facciamo notare al sindaco ed alla giunta che quando l’immobile sia adibito a destinazione commerciale è pressoché atto dovuto il rilascio dell’autorizzazione ad esercitare Quindi se ne deduce che l’amministrazione, in presenza di tali circostanze, non negherà l’apertura a chiunque si faccia avanti, e comunichi di voler insediare una attività commerciale.
Attenzione all’altra condizione non meno importante: se la comunicazione di apertura di un esercizio commerciale non supera i 2.500 di superficie è di competenza comunale, se superiore a tale superficie sarebbe di competenza regionale….
Siamo convinti che il sindaco e la giunta siano a conoscenza di queste cose, in caso contrario ci chiediamo per quale motivo sia stata portata in discussione la delibera che contestiamo.
Di conseguenza ci pare poco veritiera l’affermazione “non è previsto alcun insediamento di centri commerciali”.
A meno che ci prendiamo in giro oppure…. ci siano altre motivazioni!”