Autore Redazione
giovedì
12 Febbraio 2015
00:00
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Politica - Alessandria

Alessandria combatte la dispersione scolastica col progetto “Diamoci una mano”

Alessandria combatte la dispersione scolastica col progetto “Diamoci una mano”

ALESSANDRIA – E’ iniziato da meno di un mese e sarà replicato il prossimo anno. E’ il progetto Diamoci una mano, ideato dall’ICS Onlus e dal Cissaca contro la dispersione scolastica ad Alessandria: 24 ragazzi tra studenti delle scuole superiori e universitari supporteranno per quattro ore a settimana fino a maggio ben 58 bambini delle scuole elementari e medie della città, per aiutarli a migliorare il loro rendimento. Tanti gli istituti che hanno segnalato i casi più critici: le scuole elementari Morbelli, Bovio e Ferrero e le medie Straneo e Cavour. Il progetto, coordinato da ICS Onlus e il Cissaca, è stato finanziato dai proventi della StrAlessandria 2014 (8 mila euro), dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria (3 mila euro) e dal Comune di Alessandria attraverso la riscossione del 5 per mille (4.500 euro). 

 

A dicembre i tutor sono stati seguiti in alcuni incontri da esperti e educatori. I confronti settimanali con gli allievi avvengono nella sede di Habital, in via Gandolfi, all’ICS Onlus in via Verona, al centro d’incontro Comunale del quartiere Cristo, oltre che in alcune aule delle scuole Bovio, Morando e Galilei. A supporto del progetto anche una studentessa del corso di laurea specialistica in Società e Sviluppo Sociale dell’Università del Piemonte Orientale, Erica Zuccotti, che a “Diamoci una mano” dedicherà la sua tesi di specializzazione. In cantiere, infine, un laboratorio di scrittura coordinato dalla giornalista del bisettimanale “Il Piccolo”, Mimma Caligaris, dove saranno gli stessi tutor a raccontare la loro esperienza.

“Da questo progetto si tragga un esempio” ha sottolineato l’assessore alle Politiche Sociali, Mauro Cattaneo “bastano finanziamenti microscopici per combattere alcuni disagi sociali e creare una comunità più coesa.”

“L’idea era mettere in contatto chi va bene con chi va male a scuola” ha spiegato Marina Fasciolo, del Cissaca “oggi secondo noi i servizi sociali devono servirsi, insieme ai saperi degli esperti, anche dei saperi esperienziali.” “Bella la relazione che si è creata tra tutor, alunni e i loro genitori, unita a una collaborazione tra servizi sociali e scuola” le parole di Lorenzina Zulato, ICS Onlus.

Positivi anche i riscontri degli stessi tutor: “una piccola iniziativa, ma con ricadute positive anche per noi che offriamo un servizio” ha raccontato Alessandro “è un’esperienza arricchente”; “è entusiasmante lavorare con i ragazzi” ha detto Gaia “sono felice di aiutare la mia città, affiancando chi non va bene a scuola. Non ho le competenze di chi insegna ma posso confrontarmi con questi bambini, magari suggerendo un metodo di studio”; “ho avuto modo di notare il bisogno che questi alunni hanno di confrontarsi con una persona che sia all’esterno della loro famiglia ed è questo che il progetto garantisce” ha aggiunto Sara; “i bambini mi insegnano tanto” ha detto Sofia “sto facendo delle esperienze personali straordinarie”; “nel mio caso si è instaurato un rapporto sorella-fratello minore” ha sottolineato Sonia “all’inizio ero titubante visto che era la mia prima esperienza di questo genere ma poi è andata bene.”

 

 

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