12 Febbraio 2015
10:22
Anche il Movimento 5 stelle contro l’aumento degli stipendi in Amag
ALESSANDRIA – Anche il Movimento 5 Stelle di Alessandria ha deciso di intervenire sulla questione dell’aumento degli stipendi dei dirigenti Amag (si legga QUI). Lo ha fatto in un comunicato in cui parla di una discutibile decisione, dal punto di vista etico alla luce di un Comune in dissesto e con tasse al massimo. Il gruppo Pentastellato, giudica questa vicenda “una mancanza di rispetto per gli alessandrini“. Di seguito le dichiarazioni del Movimento: La vicenda degli stipendi dei vertici di AMAG, per i quali è stato proposto un aumento pari a tre volte l’ammontare attuale, sta interessando gli alessandrini, da quando, molto opportunamente, è stata resa pubblica dal Consigliere Emanuele Locci, che ha anche presentato al Segretario Generale la richiesta di un parere di legittimità in merito al contrasto fra la proposta e la Legge 114/2014 (Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari). Il Consiglio di amministrazione di A.M.A.G. aveva infatti avanzato nei confronti dell’Assemblea della società, la proposta di aumentare le indennità per le cariche societarie fino a circa € 90.000,00 per il Presidente del c.d.a. e per l’Amministratore delegato. A seguito di questa rivelazione, la Segreteria cittadina del Partito Democratico, dopo aver dichiarato di essere venuta a conoscenza dei fatti dai giornali e di esserne precedentemente stata all’oscuro, ha preso pubblicamente posizione contro questa inopportuna richiesta alla luce della grave situazione finanziaria e sociale che stiamo vivendo in questo momento. Il PD ha anche rimarcato di non “accettare lezioni” da un’opposizione che rispecchia la precedente amministrazione di Alessandria tra il 2007 ed il 2012; anni in cui le retribuzioni ed i compensi previsti per gli amministratori e dirigenti delle partecipate comunali, erano addirittura quasi il triplo di quelle, già inadeguate, proposte oggi.
Di fronte a questa sequenza di informazioni, il Movimento 5 Stelle si ritiene sdegnato, non tanto dalle cifre in sé, inferiori a quelle precedenti, ma dallo scarso senso etico che sta alla base del formulare una proposta del genere in un contesto di Comune in dissesto; di un’Amministrazione che ha portato al massimo i tributi e tagliato i servizi ai cittadini. Alessandrini impoveriti dai riflessi, amplificati a livello locale dallo stato di dissesto, di una grave crisi economica nazionale e non solo; che pagano sempre di più per avere sempre meno dal pubblico Servizio.
Come M5S siamo anche sorpresi ed allarmati dal fatto che il PD, partito di maggioranza di cui il Sindaco di Alessandria è espressione, non fosse a conoscenza delle intenzioni della Prof.ssa Rossa e che quindi, per quanto attiene ai consiglieri del PD, la proposta sarebbe passata inosservata, venendo meno l’obbligo morale e politico di garantire la trasparenza degli atti pubblici di fronte ai cittadini. “Nessuno sarà lasciato indietro” è lo slogan spesso ripetuto con orgoglio dal nostro Sindaco. Invece indietro vengono lasciati i cittadini che, con fatica crescente e sempre meno diritti garantiti, pagheranno anche per tutto questo; pagheranno per chi non resta mai indietro.
Quello che ci interessa non è tanto il contesto politico in cui tutta questa vicenda si sviluppa, non le dinamiche scatenatesi fra maggioranza e opposizione di centrodestra, ma che sia mancato il rispetto per gli alessandrini”.