Autore Redazione
martedì
26 Maggio 2020
13:38
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Politica - Alessandria

Nursind su ripartizione fondi sanità: “Premiare chi ha avuto contatto diretto coi pazienti covid”

Nursind su ripartizione fondi sanità: “Premiare chi ha avuto contatto diretto coi pazienti covid”

PIEMONTE – Il Nursind, il Sindacato delle Professioni Infermieristiche, ha incontrato l’assessore alla Sanità Luigi Icardi e il direttore regionale Aimar riguardo il tema delle risorse aggiuntive da inserire nei contratti, presentando la propria proposta per la ripartizione dei 41 milioni di euro da destinare agli operatori del comparto sanità piemontese.

Il tavolo si è svolto separatamente rispetto agli altri sindacati: “Hanno chiesto alla regione di escluderci dai loro incontri in quanto non firmatari del contratto. Riteniamo di aver portato le istanze della prima linea, l’ unica prima linea che ha permesso al Piemonte di gestire ed uscire da questa emergenza” ha detto il segretario Francesco Coppolella.

“Abbiamo chiesto come pregiudiziale di premiare in maniera prevalente chi si è occupato dell’assistenza diretta, della presa in carico del paziente e della continuità assistenziale, erogando il 90,24% del fondo, 37 milioni dei 41 previsti, ai 23007 infermieri e 6009 operatori socio sanitari per un totale di 29016 unitá, il 63% del personale del comparto. Una indennità legata alla presenza, con una percentuale di differenziazione tra i servizi più a rischio e quelli meno, senza escludere chi si è ammalato per via del covid”.

“Per il restante personale sanitario e tecnico, 9073 unità, destinare 8,5% del fondo, 3,5 milioni, premiando maggiormente chi ha effettuato prestazioni dirette sui pazienti. Infine, per 6462 unità di personale amministrativo destinare l’1,2% del fondo, 500 mila euro con una media pro capite di circa 70 euro, premiando maggiormente chi ha lavorato nei reparti e servizi a contatto diretto con i pazienti e/o con l’utenza“.

“Questo è il perimetro della proposta che abbiamo avanzato e che chiediamo di accogliere per riconoscere una giusta premialità a chi ha vissuto maggiormente rischio e disagio e chi del paziente se ne occupato direttamente, integralmente e continuamente”.

“Inoltre, abbiamo chiesto per i prossimi anni, risorse aggiuntive regionali per il personale, di intervenire sulla questione della cumulabilitá delle indennità e ricordato che molte aziende non hanno ancora approvato un piano di ferie estive. Ringraziamo l’assessore per la disponibilità e l’attenzione che ha avuto”.

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