4 Giugno 2020
13:51
Lunedì 8 giugno anche ad Alessandria sciopero e flash mob del personale della scuola
PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Lunedì 8 giugno alle 10 davanti alla Prefettura di Alessandria, in piazza della Libertà, si terrà il flash mob in occasione dello sciopero del personale della scuola, indetto dai sindacati Flc Cgil, Cisl Scuola, Uil Scuola Rua, Snals Confsal e Fgu Gilda.
L’incontro che si è svolto il 29 maggio con il Ministero dell’Istruzione per il tentativo di conciliazione, in seguito alla proclamazione dello stato di agitazione, ha lasciato infatti insoddisfatti i sindacati che l’avevano richiesto.
A parte l’aggiornamento delle graduatorie dei supplenti, proposta che aveva già trovato risposta risolutiva nel testo di conversione del Decreto Scuola, su tutte le altre questioni le organizzazioni sindacali hanno dovuto prendere atto della “totale assenza di precisi impegni da parte dell’amministrazione”.
I sindacati promotori dello sciopero hanno anche sottoscritto un manifesto che sintetizza le loro richieste e le loro proposte per la ripartenza della scuola in presenza, in sicurezza, a partire da quello che manca e da ciò che serve e si può fare subito.
Queste le rivendicazioni delle parti sociali:
• un piano straordinario di investimenti al fine di rendere possibile la ripresa in condizioni di sicurezza delle attività scolastiche in presenza, come peraltro si evince dalla lettura del documento del CTS “Modalità di ripresa delle attività didattiche del prossimo anno scolastico” del 28/05/2020 e pertanto richiedono il coinvolgimento della Presidenza del Consiglio al fine di individuare nuovi investimenti in materia di personale e sostegno
dell’offerta formativa, da inserire a partire dal decreto “Rilancio”;
• adeguate risorse economiche, per consentire un necessario potenziamento degli organici, sia per il personale docente che per il personale Ata, condizioni indispensabili per la riduzione del numero di alunni per classe e consentire un a didattica per gruppi ridotti di alunni. Segnalano, inoltre, episodi inaccettabili di gestione in sede locale degli organici che non sembra tenere conto delle indicazioni riguardanti la necessità di prevedere una didattica gestita con gruppi classe di ridotta consistenza
• il rispetto rigoroso del tetto massimo di 20 alunni per classe in presenza di alunni con disabilità
• la piena funzionalità alle segreterie scolastiche, garantendo sorveglianza e rigorosa applicazione delle misure di sicurezza e anti-contagio in tutti i plessi e in ogni singolo piano degli edifici
• Il consolidamento, a regime, della figura dell’assistente tecnico in tutte le scuole del primo ciclo
• la revisione dei parametri per il dimensionamento ottimale delle istituzioni scolastiche, attribuendo DS e DSGA titolari alle istituzioni scolastiche con almeno 500 alunni e individuando come limite massimo 900 alunni per ogni istituzione scolastica
• L’Assunzione a tempo indeterminato dal 1° settembre 2020 attingendo da graduatoria per soli titoli del personale con almeno tre anni di servizio
• il Rinnovo delle graduatorie provinciali con procedura on line entro agosto 2020 al fine di consentire l’accesso all’insegnamento ai nuovi aspiranti ed evitare il ricorso alle cosiddette “messe a disposizione”
• l’emanazione del Bando di un concorso riservato per Dsga riservato agli assistenti amministrativi facenti funzione con almeno tre anni di servizio sul profilo privi del titolo di studio specifico
Analoghe rivendicazioni vengono rappresentate per quanto concerne la responsabilità della dirigenza scolastica e le problematiche retributive.
Per l’Area della Dirigenza non sono più procrastinabili:
• gli interventi relativi alla responsabilità in materia di sicurezza;
• l’attivazione delle procedure relative alla rilevazione dello stress lavoro correlato dei dirigenti scolastici;
• l’erogazione delle risorse economiche necessarie a compensare il taglio del FUN a partire dall’anno scolastico 2017/18, in applicazione dell’Intesa sottoscritta il 20 dicembre 2019.
Per garantire un funzionamento delle scuole sono inoltre indispensabili specifici investimenti per:
• un piano di formazione di tutto il personale;
• il potenziamento degli strumenti informatici
• assicurare un rinnovo contrattuale che sappia riconoscere le diverse professionalità operanti nel sistema scuola con risorse aggiuntive
• provvedere a incrementare le risorse per il miglioramento dell’offerta formativa
• intervenire in tema di edilizia scolastica se non altro per consentire di lavorare e studiare in edifici sicuri.
Infine, rappresentano la forte contrarietà per la conclusione della vertenza relativa al precariato dei docenti con 36 mesi di servizio ribadendo, ancora una volta, la necessità di interventi per assicurare alle scuole tutti i docenti necessari, attraverso un percorso per soli titoli che valorizzi l’esperienza e la professionalità come anche la mancata attenzione per un apposito percorso di abilitazione semplificato rivolto a tutto il personale docente, anche già di ruolo. Inaccettabile, inoltre, tenuto conto dell’assoluto bisogno di docenti specializzati, l’assenza di opportune soluzioni per assicurare l’immediata stabilizzazione del personale di sostegno con il titolo.