19 Febbraio 2015
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Casale mantiene il centro per la preparazione degli antiblastici. Il sindaco Palazzetti: “Un grande risultato per l’intero territorio”
CASALE MONFERRATO – La Regione ha deciso di mantenere aperto il centro per la preparazione dei farmaci antiblastici di Casale Monferrato. Un risultato “non scontato” ottenuto grazie al dialogo e al lavoro di squadra, ha sottolineato il sindaco Titti Palazzetti. La nota trasmessa martedì dal direttore del comparto Sanità della Regione, Fulvio Moirano, ha permesso alla città di Casale di tirare un sospiro di sollievo dopo il paventato accentramento a Tortona dei centri per la preparazione degli antitumorali. “Il nostro territorio è l’eccellenza nella bonifica dall’amianto, nella ricerca e nella cura delle malattie asbesto-correlate – ha ricordato il primo cittadino – Da tutte le parti del mondo vengono da noi per capire come far rete per affrontare una criticità che ha segnato duramente il territorio. Il centro per la preparazione dei farmaci antiblastici è una parte fondamentale di questa eccellenza e i numeri parlano chiaro: la somma dei medicinali preparati in tutti gli altri centri è inferiore a quelli di Casale Monferrato”.
Ma il centro ha una valenza importante anche in un’ottica a lungo termine: “Con la nascita dell’Ufim, l’Unità Funzionale Interaziendale Asl AL – Aso per la diagnosi e la terapia del Mesotelioma, il centro riveste una centralità ancora più marcata, perché rientra in una rete più ampia di servizi, che il nostro territorio sta mettendo in campo nella cura sanitaria delle malattie asbesto-correlate. Ora si potranno, quindi, avviare quegli interventi necessari per rendere il centro pienamente funzionale alle sempre più diversificate necessità a cui sarà chiamato”.
“È con il lavoro congiunto di tutti che si è riusciti a ottenere un così importante risultato. Abbiamo lavorato affinché, a tutti i livelli, si capisse il negativo impatto che avrebbe portato a Casale Monferrato, e a tutto il territorio, la decisione di chiudere questo centro. Quindi vorrei ringraziare innanzitutto i medici e il direttore sanitario, Paola Costanzo, del nostro ospedale, i Sindaci del territorio, in particolare Claudio Saletta, e l’amico dottor Mario Botta, che mi hanno guidato e sostenuto. Un grazie va anche, per la sensibilità e la competenza, all’assessore regionale alla Sanità, Antonino Saitta, che ha subito compreso la nostra situazione, al commissario straordinario Fulvio Moirano, che poche settimane fa ha visitato il nostro ospedale, e al direttore della Rete Oncologica del Piemonte e della Valle d’Aosta, professor Oscar Bertetto”