17 Luglio 2020
05:54
Bidoni dietro al cimitero, nuovo scontro. M5S: “Una vergogna”. Assessore: “Sono di scorta, no sprechi”
ALESSANDRIA – Nuovo botta e risposta tra il Movimento 5 Stelle e la Giunta di Alessandria. Questa volta lo scontro si è incentrato sul sistema di raccolta rifiuti. I pentastellati hanno definito “una vergogna alessandrina” la presenza di “cassonetti abbandonati da circa 15 anni dietro al cimitero, 2.840 utilizzabili e 113 cassonetti mai utilizzati da buttare via. Chi paga? Nel frattempo l’amministrazione comunale di centrodestra vuole spendere 12 milioni di € (15 con gli interessi) per il sistema intelligente per la raccolta dei rifiuti”.
Non si è fatta attendere la replica dell’assessore all’Ambiente Paolo Borasio. “Amag Ambiente non serve solo Alessandria ma anche altri 23 Comuni del circondario e quei cassonetti sono utili a coprire i fabbisogni di tutti questi enti dove viene svolto il 3+2 ovvero “la raccolta su strada” di carta, plastica e vetro ed il “porta a porta” per organico ed indifferenziato. Ricordo anche che, pur con l’introduzione della raccolta tramite cassonetto “intelligente”, il sistema “porta a porta” ad Alessandria resterà in vigore per i cittadini del centro e del quartiere Cristo. Nessuno spreco, quindi. Quei bidoni, che rappresentano una scorta per la nostra società di raccolta rifiuti, saranno in ogni caso utilizzati. Ogni anno, su circa 6 mila cassonetti sparsi nei 24 Comuni serviti da Amag Ambiente, quest’ultima ne sostituisce circa il 5-7%. Respingo quindi con forza questa polemica strumentale, sterile e basata sul nulla. Non c’è alcuna vergogna alessandrina. Un pessimo inizio di campagna elettorale 2022 per i 5stelle”.
L’esponente della Giunta Cuttica ha anche difeso la scelta del nuovo sistema di raccolta rifiuti attraverso i cosiddetti cassonetti intelligenti, in vigore dalla prossima estate: “Rappresenta una operazione più vantaggiosa rispetto al porta a porta“ ha precisato Borasio “si abbattono i costi di gestione e con i risparmi conseguiti di anno in anno si potrà coprire integralmente l’investimento fatto cosa che non sarebbe potuta accadere adottando il sistema del porta a porta. Infatti utilizzando il sistema del cassonetto intelligente sono necessarie solo 20 persone per la raccolta mentre con il porta a porta si sale a 41 dipendenti se l’esposizione dei cassonetti fosse posta a carico dell’utenza; se fosse posta a carico di Amag ne servirebbero addirittura 66. Ragionando sul fatto che ogni dipendente costa circa 50.000 euro all’anno all’azienda non è difficile comprendere la differenza di costi: da 1 a 2 milioni e mezzo di Euro circa in meno solo per il personale. Inoltre nei 12 milioni di investimento complessivo inserito nel progetto approvato dalla Giunta, viene compresa una riqualificazione completa della stessa Amag Ambiente: non solo mezzi nuovi e più ecologici, a metano o elettrici, ma anche del magazzino, dell’officina, delle aree ecologiche. Insomma, l’azienda sarà finalmente al passo coi tempi da tutti i punti di vista. Rispetto alla polemica innescata dai 5 Stelle, infine, faccio notare che, a Torino, guidata dalla loro esponente Chiara Appendino, sono stati scelti proprio i cassonetti intelligenti come migliore scelta possibile: si mettano d’accordo con loro stessi su quale sia il sistema che preferiscono prima di attaccare gli altri”.