22 Luglio 2020
06:20
Secondo ponte sul Bormida, Comune accelera: 50 mila euro per acquisire il vecchio progetto
ALESSANDRIA – Manca ancora una tabella di marcia precisa ma, per la costruzione di un secondo ponte sul fiume Bormida, il Comune di Alessandria sta cercando di accelerare il più possibile l’iter. L’amministrazione investirà circa 50 mila euro per acquisire entro la fine dell’anno il vecchio progetto realizzato 15 anni fa e ancora in capo a soggetti privati. Si tratta di un primo importante passo, in attesa del finanziamento della Regione e, eventualmente, di Anas e della Protezione Civile per una grande opera da circa 25/30 milioni di euro, ritenuta prioritaria dall’amministrazione comunale e da quella provinciale.
“Rappresenta un tema molto importante, vitale per la nostra città e strategico per il territorio” ha detto il sindaco Cuttica di Revigliasco “una infrastruttura necessaria e non più procrastinabile. Se ne parla da parecchi anni ed è tornato di attualità durante gli ultimi eventi alluvionali, che hanno comportato la chiusura temporanea del primo ponte. Non stiamo parlando solo di un problema di viabilità ma anche di un tema ancora irrisolto di tutto il nodo idraulico. Ci sono parti della città e aree industriali che, con un solo ponte chiuso, restano isolate dal resto della città, con alcuni servizi fondamentali come l’Ospedale e i Vigili del Fuoco dall’altra parte. Insomma, non si può più dormire sul tema. Ognuno faccia la propria parte. Con questo investimento dimostriamo che Alessandria è disponibile a riprendere in mano la progettualità esistente e finora mai aggiornata”.
“Una volta acquisiti i diritti del progetto del 2005 il Comune, aiutato dalla Regione, potrà avviare la fase di progettazione definitiva” ha ricordato il vicesindaco e assessore alla Viabilità Davide Buzzi Langhi “noi ci siamo, la nostra amministrazione vuole fare da regia a questa operazione, ci proponiamo. Oltre alla Regione coinvolgeremo altri enti che, in passato, hanno ad esempio contribuito al Ponte Meier, come la Protezione Civile”.
“Emerge una forte unità di intenti” ha aggiunto l’assessore ai Lavori Pubblici Giovanni Barosini “vogliamo essere protagonisti della progettazione”.
Alla commissione comunale e provinciale congiunta, convocata martedì a Palazzo Rosso, era presente anche la Provincia di Alessandria che, col Presidente Gianfranco Baldi, ha inserito il secondo ponte sul Bormida tra le priorità viabili del nostro territorio da comunicare a Regione Piemonte. Anas, attraverso il responsabile della struttura territoriale del Piemonte e della Valle d’Aosta, Angelo Gemelli, ha comunicato che terrà in considerazione il secondo ponte nel piano di investimenti.
“Anas provvederà, entro il 2020, ad acquisire a patrimonio circa 1000 km della rete provinciale Piemontese, tra cui rientrano alcune strade della provincia di Alessandria per circa 350 km” ha sottolineato Angelo Gemelli “siamo disponibili a inserire nei piani di investimento la realizzazione anche di nuove tratte di arterie stradali in variante alle attuali (con successivo declassamento del tratto in variante), fermo restando che le priorità degli interventi nel caso in cui si tratti di strade oggetto di trasferimento ai sensi del DPCM è opportuno che provengano dalla Regione Piemonte nell’ambito delle complessive valutazioni che le competono in tema di sviluppo della mobilità regionale, dopo aver raccolto le esigenze che provengono dai territori”,
“Il progetto che era stato accantonato deve essere attualizzato” ha sottolineato il consigliere provinciale e comunale del Pd Enrico Mazzoni “occorrerà verificare chi avrà la competenza di quel tratto stradale”.
“Dobbiamo trovare la via migliore per arrivare all’obiettivo” ha ribattuto lo stesso sindaco Cuttica di Revigliasco “non mi interessa se la competenza sarà comunale o provinciale. Noi abbiamo a cuore la cosa e lo abbiamo dimostrato investendo soldi per acquisire il primo progetto”.
Come detto ad oggi è difficile stabilire i tempi: una volta acquisito il primo progetto, una operazione che dovrebbe completarsi entro l’anno, lo si dovrà adeguare al piano di assetto idrogeologico. La speranza è che questa seconda fase si completi entro il 2021. Occorrerà ampliare la sezione della carreggiata così da renderlo compatibile con le strade statali. Aipo, l’autorità di bacino, dovrà poi stabilire se aumentare o no l’altezza del viadotto.