24 Luglio 2020
07:53
Passalacqua: “Città sporca, via Gandolfi sembra una qasba”. Amag Ambiente: “No, controlli costanti”
ALESSANDRIA – Nel serrato confronto tra maggioranza e opposizione sul nuovo sistema di raccolta rifiuti ad Alessandria c’è stato anche un colpo di scena: un vero e proprio attacco frontale del consigliere di maggioranza Carmine Passalacqua, esponente di Forza Italia, nei confronti dei vertici di Amag Ambiente riguardo la gestione del servizio.
“La città è sporca, ogni sindaco si è inventato un sistema di raccolta diverso” ha tuonato l’esponente del partito azzurro “avete parlato di fare un’opera di sensibilizzazione nei confronti dei cittadini. Dovreste rivolgervi ai vostri dipendenti” ha detto Passalacqua a proposito del problema dei rifiuti fuori cassonetto non raccolti.
Il politico di Forza Italia ha poi rincarato la dose contro i vertici dell’azienda: “Vorrei vedere degli alessandrini che ci mettono la faccia, voi invece non vivete qui e alla sera ve ne tornate a casa vostra. Chi è che controlla? Chi va a verificare? Fate dei bei progetti ma il risultato è schifoso, bisogna uscire per rendersi conto. Non sono razzista ma alcune strade come via Gandolfi o via Vassallo Giarola sembrano delle qasbe. Ci sono delle zone completamente abbandonate. Durante l’emergenza coronavirus, inoltre, c’erano alcuni cassonetti dell’umido senza coperchio. Vorrei che fosse implementato il gruppo delle guardie ambientali, mancano persone per fare delle multe, alcune zone sono completamente abbandonate”.
Immediata la replica di Amag Ambiente: “Il controllo della città è quotidiano, al mattino, pomeriggio e sera” ha ribattuto l’amministratore unico Fiorenzo Borlasta “i nostri operatori sono le prime sentinelle”.
Sul tema è anche intervenuto il presidente del gruppo Amag Paolo Arrobbio: “La città non brilla per pulizia ma dobbiamo mettere i dipendenti in condizioni di lavorare con mezzi adeguati, anziché additarli. Col nuovo sistema di raccolta rifiuti toccheremo anche questo aspetto rinnovando i mezzi. Alcuni camion hanno anche 20 anni di vita, uno addirittura 32, altri erano stati acquistati di seconda mano. I dipendenti si sarebbero potuti anche rifiutare di lavorare con questi mezzi ma non l’hanno fatto, dobbiamo ringraziarli, anche per quello che è stato fatto durante l’emergenza coronavirus. Hanno dimostrato di tenere alla città e alla nostra azienda. Ripeto: ora dobbiamo cercare di metterli nella condizione di lavorare al meglio”.