27 Febbraio 2015
08:42
Il ‘Viaggio della Memoria’ degli studenti alessandrini
ALESSANDRIA – Il viaggio ‘della memoria’ degli studenti alessandrini a Ravensbruck, inserito nel Progetto Giorno della Memoria 2015, ha avuto come sempre un forte impatto tra i ragazzi che hanno partecipato a questa esperienza. La proposta educativa, realizzata per gli studenti delle scuole superiori del territorio è come ormai da tradizione curata dalla Provincia di Alessandria, in collaborazione con il sacerdote alessandrino Giampiero Armano e con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria e Lions Club.
Le lezioni frontali preparatorie, svolte nei mesi scorsi, sono state realizzate da Cesare Manganelli e Giampiero Armano, avvalendosi di una videointervista alla deportata Lidia Desandrè di Aosta., ormai novantatreenne ed ultima sopravissuta al Lager di Ravensbruck nella quale viene raccontata la terribile esperienza di annichilimento dell’identità corporea, esistenziale e sociale subita.
Nel campo di concentramento, 80 km sopra Berlino, entravano soltanto donne e bambini. Inizialmente fu un grande serbatoio di donne schiave per la produzione bellica ma divenne di fatto un terribile campo di sterminio dove morirono in condizioni disumane migliaia di donne.
Il Progetto ha dedicato spazio anche allo sport conun torneo di Pallavolo intitolato ‘Memoria si , Oblio no’ al quale hanno preso parte in due giornate diverse , l’11 ed il 12 febbraio numerose scuole del territorio: l’Istituto Comprensivo di Rivalta Bormida plesso Scuola Media di Cassine e Rivalta Bormida, l’Istituto comprensivo di Felizzano, l’Istituto Tecnico ‘Leonardo Da Vinci, l’Itis Barletti di Ovada, l’Itis di Nervi di Alessandria, l’Itis Volta di Alessandria, il Liceo Scientifico ‘Galilei’.
“Il viaggio a Ravensbruck è stato intensamente sentito e partecipato dagli studenti – ha dichiarato Giampiero Armano. I ragazzi hanno percepito il senso di morte e violenza presente nel campo. Hanno seguito con attenzione le spiegazioni ed alcuni di loro hanno scritto toccanti riflessioni ed espresso sensazioni come conseguenza dell’impatto avuto con la realtà. Particolarmente toccante è stato il momento della disposizione della corona di alloro davanti al muro delle esecuzioni, durante il quale è stato osservato un minuto di silenzio e recitata una preghiera composta per ricordare la morte e le violenze atroci subite dalle donne deportate nel Lager”.
“E’ stato impossibile restare indifferenti – ha concluso il Sindaco e Presidente della Provincia, Rita Rossa. Impossibile non percepire il terribile gelo che ha pervaso tutto in quel luogo di sofferenza e morte. Un luogo dove neanche la bellezza della natura è riuscita ad annullare il senso di tristezza ed angoscia che si respira attraverso quel luogo ‘ordinato ‘ e quel ‘silenzio assordante’ Un’esperienza che ha toccato profondamente tutti, una lezione di vita per i nostri studenti, un ricordo prezioso per evitare l’oblio, per farne tesoro e divenire testimoni di ciò che è stato, e non dovrà più essere, la terribile follia dell’uomo e la disperazione del genere umano”.