Autore Redazione
lunedì
2 Marzo 2015
14:43
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Politica - Alessandria

Locci all’attacco dopo l’ennesimo bus in panne. Cermelli replica: ‘sulla sicurezza nessun problema’

Locci all’attacco dopo l’ennesimo bus in panne. Cermelli replica: ‘sulla sicurezza nessun problema’

ALESSANDRIA – Troppi problemi per i mezzi di Atm secondo Emanuele Locci, e allora occorre vederci chiaro. Il consigliere di opposizione in Comune ad Alessandria ha presentato una interpellanza con una serie di interrogativi rivolti all’amministrazione e, di rimando, all’azienda partecipata di trasporto pubblico locale. L’ultimo problema, ha spiegato il consigliere, si è verificato sabato. Un bus, in via Bensi, ha perso due ruote e ha creato gravi disagi al traffico. “Mi ero già preoccupato a novembre della situazione trasporto pubblico locale dopo i solleciti di cittadini e lavoratori – ha spiegato Emanuele Locci. Allora chiesi se la sicurezza dei mezzi su strada ci fosse o meno, anche perché i bus vengono utilizzati da giovanissimi e anche da anziani. L’amministrazione allora mi rispose assicurando la perfetta idoneità di tutti i mezzi eppure, a volte, i riscontri che ho dagli stessi autisti non sono di questo tipo. Poi un mezzo che perde due ruote mentre va è un caso che sicuramente non dovrebbe accadere in una città dell’Europa Occidentale e quindi legittima una certa preoccupazione. Perciò ho presentato una ennesima interpellanza per capire se i mezzi sono revisionati e se c’è garanzia sufficiente che i veicoli siano sicuri.

Il presidente di Atm Gianfranco Cermelli ha replicato così alle considerazioni di Locci: “che i nostri mezzi non siano nuovissimi lo sappiamo e il caso è legato alla questione dell’azienda. Noi siamo riusciti a sostituirne 10 con veicoli nuovi e comunque tutti i mezzi che escono sono revisionati e quindi possono circolare. Non c’è nessun mezzo in circolazione che non possa essere assicurato. Da questo punto di vista siamo tranquilli. È chiaro che a volte qualche problema si può verificare; accade anche ai veicoli nuovi. Il caso di sabato l’ho verificato in azienda e quel bus era stato revisionato a gennaio. Il mezzo è rientrato, gli operai stanno sostituendo le parti danneggiate e cercheremo di monitorarlo giornalmente per capire che tipo di problema può aver causato questo difetto. Non è sicuramente legato a nessuna trascuratezza da parte del personale dell’azienda.”

Locci però ha aggiunto come proprio a novembre fossero state date ampie garanzie in merito alle condizioni del parco mezzi. Per questo ha avanzato i dubbi contenuti nella sua interpellanza. Cermelli tuttavia non condivide l’atteggiamento del consigliere: “qualcosa può capitare quando i mezzi sono nuovi e quindi figuriamoci nel caso di veicoli utilizzati già da anni. Sulla sicurezza penso proprio non ci siano problemi. Da parte nostra c’è il massimo impegno perché la situazione fili liscia. Non sempre però quanto si verifica è legato alla nostra volontà“.

A Cermelli abbiamo quindi chiesto quanti sono i mezzi che andrebbero sostituiti e lui ha spiegato che la sostituzione dovrebbe riguardare “gli ‘Euro 2’, che non potranno più circolare dal 2019. Attualmente questi veicoli sono 19″.

Locci intende andare a fondo della vicenda e ha messo le mani avanti auspicando che “come peraltro alcuni rumors sembrano anticipare” la sua speranza è che non vi siano all’orizzonte nessun aumento di stipendi: “se la Rossa vuole accettare un consiglio dovrebbe pensare ad impiegare qualche euro alla manutenzione degli autobus di ATM. Gli aumenti degli stipendi possono aspettare tempi migliori.” Tuttavia Cermelli ha respinto queste voci: “da noi, in azienda, quando siamo arrivati, due anni fa, abbiamo cercato di abbassarli i compensi e di eliminare la figura del direttore per creare un risparmio. Tutto questo in una situazione molto difficile e complicata dal punto di vista economico. Credo che nella situazione che abbiamo, con poco più di 500 mila euro di capitale sociale e il rischio che ogni imprevisto possa inficiare i sacrifici fatti finora, l’ultima cosa che abbiamo in mente di fare è aumentare i compensi. A oggi sicuramente è un problema che non ci poniamo neanche minimamente”.

Nel frattempo, nell’interpellanza, Emanuele Locci ha chiesto all’amministrazione di spiegare:

1) se l’amministrazione ritiene ancora come in passato che i mezzi in dotazione all’ATM siano idonei ad offrire il servizio di trasporto pubblico in piena sicurezza;
2) se l’amministrazione intenda verificare con l’azienda l’idoneità dei mezzi in dotazione all’ATM, in particolare in riferimento alla verifica della regolare revisione degli stessi e della manutenzione meccanica e strutturale dei mezzi viaggianti;
3) per quale motivo l’amministrazione comunale intende mantenere la fiducia nel management aziendale che sta dimostrando di non avere le competenze idonee alla conduzione dell’azienda, come i problemi della qualità del servizio sempre più carente e della sicurezza dei mezzi molto precaria stanno a dimostrare quotidianamente.

Fabrizio Laddago

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