Autore Redazione
martedì
1 Settembre 2020
06:19
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Politica - Alessandria

Scuola, comincia l’anno tra paure e incertezze. Sindacati: “Linee guida troppo generiche”

Scuola, comincia l’anno tra paure e incertezze. Sindacati: “Linee guida troppo generiche”

PROVINCIA DI ALESSANDRIA – Coi corsi di recupero comincia ufficialmente oggi l’anno scolastico in Italia, una annata al via, però, tra “paure e incertezze“, come hanno sottolineato i sindacati della nostra provincia. Secondo le parti sociali, infatti, da Roma sono arrivate “linee guida troppo generiche” che hanno lasciano i dirigenti scolastici soli nella gestione della nuova organizzazione in base alle regole anti covid, con pochi strumenti a disposizione.

“A fronte di nuove normative e nuovi spazi” ha inoltre sottolineato Serena Morando, di Flc Cgil “il numero di personale Ata, i collaboratori scolastici per intenderci, potrebbe non essere sufficiente. Mi riferisco, ad esempio nella scuola elementare, ai loro importanti compiti di sorveglianza degli alunni nel momento in cui si devono recare ai servizi”.

Ieri i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil, Snals e Anief hanno fatto il punto della situazione rispetto ai prossimi importanti giorni. Oggi, ad esempio, saranno pubblicate le graduatorie provinciali per le supplenze annuali. Rispetto al personale Ata le nomine si terranno il 4 e 5 settembre. Il personale docente, invece, dovrebbe scegliere la propria destinazione annuale tra circa una settimana. In entrambi i casi le nomine si terranno in presenza, anche se con ingressi contingentati. Per i docenti, ad esempio, sono all’incirca mille i posti da assegnare. “Ad oggi manca circa il 40% dei docenti” ha sottolineato ancora Serena Morando, della Flc Cgil “si andrà a regime tra il 18 e 20 settembre. Sulle tempistiche la nostra provincia è sempre stata virtuosa”.

In generale, comunque, le parti sociali non sono ottimiste: “Le grandi mancanze provengono da Roma, sono mancate le riflessioni nei tempi giusti sugli spazi, sono arrivate linee guida troppo generiche, sui presidi sono state scaricate grandi responsabilità di organizzazione del sistema scolastico. Insomma, riscontriamo tante mancanze, nonostante le rassicurazioni del ministro, i problemi ci saranno ma, a livello territoriale, stiamo facendo di tutto per iniziare nella maniera più normale più possibile”.

Un altro tasto dolente è, ad esempio, quello dell’organico in più che dovrebbe arrivare per sopperire all’emergenza covid: “Ad oggi non conosciamo né i tempi né quanti insegnanti in più potrebbero arrivare. La nostra provincia non ha riscontrato particolari criticità dal punto di vista degli spazi ma bisogna rendersi conto che occorre agire in parallelo sul numero dei docenti a disposizione: anche perché gli insegnanti che avranno qualche linea di febbre dovranno stare a casa, anziché andare lo stesso a scuola per non creare disagi e imprevisti come spesso avveniva prima. Insomma, più spazi richiedono più docenti“.

Se, infine, i nuovi banchi dovrebbero arrivare in provincia alla fine del mese resta ancora sul tappeto il tema trasporti: “In particolare l’area casalese è la meta di tanti studenti provenienti dalla Lombardia” ha sottolineato ancora Serena Morando “ad oggi le corse in pullman sarebbero sufficienti ad accogliere solo la metà di questi studenti pendolari. Si tratta di un problema immediato ma che è stato sottovalutato, è mancato un tavolo di concerto con le province per capire le situazioni più problematiche”. 

Uno scenario, quest’ultimo, che però potrebbe per fortuna cambiare visto che, proprio sul fronte trasporti, c’è da considerare l’accordo raggiunto proprio ieri sera in extremis tra Governo e Regioni sulle linee guida: la capienza massima dei mezzi potrà arrivare fino all’80%, con una maggiore riduzione dei posti in piedi rispetto a quelli seduti. Si potrà eventualmente arrivare al 100% dei posti se saranno installate “separazioni removibili” tra i sedili. Gli scuolabus, inoltre, potranno viaggiare a pieno carico per 15 minuti al massimo.

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