7 Settembre 2020
12:32
Liliana Segre è ufficialmente cittadina di Alessandria. Cuttica: “Un giorno speciale”
ALESSANDRIA – “Nel corso di tutta la Sua vita, con idee, fatti, impegno e sacrificio personale e familiare ha combattuto contro l’intolleranza, l’odio razziale, la violenza fisica e psicologica, l’emarginazione e a favore della cultura dei popoli, dei valori umani e universali di libertà e di solidarietà, affinché la memoria del passato resti di monito e stimolo per tutte le generazioni a venire”.
Con questa motivazione oggi è stata ufficialmente conferita a Liliana Segre la cittadinanza onoraria di Alessandria, in occasione di un consiglio comunale aperto. A causa dell’emergenza covid la Senatrice non era purtroppo presente in aula ma ha ringraziato la comunità alessandrina in un video messaggio.
L’attestato è stato ricevuto ufficialmente da Paola Vitale, delegata della Comunità Ebraica di Alessandria. L’atto di oggi segue l’approvazione all’unanimità della proposta del sindaco di Alessandria Gianfranco Cuttica di Revigliasco.
“Una giornata speciale per Alessandria” ha detto il primo cittadino “ricordo quando, in occasione delle celebrazioni dell’ultima Giornata della Memoria, feci questa proposta nel mio discorso, davanti a tanti ragazzi. Ebbi un afflato umano verso la Senatrice Segre, che in quel momento stava subendo delle tensioni. Questo mio sentimento è stato capito e accolto. Da quel momento, grazie anche alla professoressa Paola Vitale, è iniziato un percorso purtroppo lento, dovuto all’emergenza coronavirus, che però è stato recepito in modo accorato dal consiglio comunale. Voglio sottolineare il percorso di Liliana Segre, dopo il suo ritorno da Auschwitz: una prima fase dove cercare di dimenticare per sopravvivere, e poi la seconda fase: ricordare per non far sì che si ripeta ed essere testimonianza. 30 anni fa iniziò a incontrare i ragazzi delle scuole. Il suo impegno è diventato testimonianza. Abbiamo bisogno di questi punti di riferimento. Oggi siamo fieri che Liliana Segre faccia parte della nostra comunità, grazie a chi ha condiviso questo percorso”.
“Grazie a tutti i consiglieri comunali, per il voto unanime, che ha dato forza a questo momento” ha sottolineato il presidente del Consiglio Comunale Emanuele Locci “Liliana Segre è una donna testimone importante del tempo che consente di dare vita alla memoria, delle discriminazioni razziali, una testimone della tragedia della deportazione dei campi di sterminio nazisti. La cittadinanza non ha solo la funzione, importantissima, della memoria ma è un richiamo a far tesoro dei valori assoluti e non negoziabili come la sacralità della vita umana, da difendere sempre, il rispetto di tutte le differenze e del valore della libertà, di esprimere la propria opinione. Purtroppo le minacce e l’odio non sono ancora superati, purtroppo le guerre, le deportazioni sono all’ordine del giorno. Nei social network, ancora oggi, emerge un odio ancora radicato nella natura umana, la banalità del male è ancora attuale”.
“Alessandria non è una comunità di indifferenti” ha detto il vice presidente del Consiglio Comunale ed esponente della Lega Lorenzo Iacovoni “la nostra città non può permettersi di tollerare gli indifferenti. Voglio poi rimarcare, a livello personale, i tanti insegnamenti che la professoressa Vitale mi ha dato quando ero studente, grazie alla sua testimonianza”.
“In qualità di presidente della Commissione Cultura invito formalmente la Senatrice Segre a visitare, quando sarà possibile, la nostra città” ha sottolineato Carmine Passalacqua, consigliere di Forza Italia “sottolineo come, ad Alessandria in particolare, la comunità ebraica non fu discriminata durante la guerra. Tutti noi abbiamo condannato il fascismo e il nazismo, e non credo proprio che possano risorgere”.
“Si tratta di un momento importante, per la nostra comunità” ha rimarcato Rita Rossa, consigliere del Partito Democratico “anche col restauro della nostra sinagoga Alessandria ribadisce la sua natura antifascista. Sono contenta che il sindaco abbia fatto propria la proposta del Movimento 5 Stelle, appoggiata da tutti i partiti di opposizione. Questa nostra coralità e adesione unanime sana quella sbavatura istituzionale che avvenne al Senato quando non tutti i partiti si alzarono in piedi ad omaggiare Liliana Segre (in occasione del sì di Palazzo Madama alla mozione sulla commissione straordinaria contro odio, razzismo e antisemitismo, ndr). Il fascismo e nazismo sono crimini, non opinioni, una onta della nostra storia, che parla da sola. Il nostro sì unanime alla cittadinanza a Liliana Segre ribadisce il nostro impegno per l’Europa dei popoli, contro tutti i nazionalismi. Altrimenti la giornata di oggi resterà solo retorica e perderebbe il suo significato”.
“Alessandria promuove i valori della Costituzione che trovano corrispondenza dell’antifascismo, condannando senza appello le leggi razziali” ha ribadito Michelangelo Serra, capogruppo del Movimento 5 Stelle, promotore a gennaio di una mozione simile alla proposta poi avviata dal sindaco “negli ultimi anni abbiamo assistito a fenomeni d’odio, di intolleranza, verso singoli e intere comunità. La vita di Liliana Segre è esempio per le future generazioni, parla a tutte le coscienze ed è la risposta importante ai fenomeni di neo fascismo, ancora purtroppo presenti. La comunità alessandrina deve dare un segnale forte per contrastare queste mentalità”.
“Una donna, Liliana Segre, che ha puntato sui giovani e sul futuro, giovani che non devono essere indifferenti, occorre coinvolgerli in un discorso politico finalizzato al futuro, in un’ottica europea di integrazione. I giovani non devono dimenticare” ha detto Marica Barrera, della Lista Insieme per Rossa.
“Una straordinaria iniziativa condivisa da tutti i consiglieri, non dimentichiamo però la persecuzione degli ebrei anche nel dopo guerra, di un popolo che fuggiva verso la salvezza, un altro popolo divenne intollerante nei confronti del popolo ebraico” ha concluso il capogruppo di SìAmo Alessandria Giuseppe Bianchini.