12 Marzo 2015
00:36
Due mesi di presidi e gazebo per dire no alla giunta Rossa: la Lega Nord Alessandria attacca
ALESSANDRIA – Su Alessandria la Lega Nord vuole giocare all’attacco. Comincerà il prossimo 21 marzo col gazebo in piazza Santo Stefano la campagna di sensibilizzazione fatta di presidi, convegni e incontri. In due mesi la sezione cittadina del partito del Carroccio sottolineerà le tante falle dell’amministrazione di Rita Rossa, con l’obiettivo di ascoltare i problemi di ogni cittadino e migliorare la città. Tra i tanti punti dolenti sollevati l’aumento di retribuzione dei dirigenti del Comune, per il quale secondo il consigliere Roberto Sarti, ci potrebbero essere gli estremi per un esposto alla Corte dei Conti, di concerto con tutta la minoranza. E poi le tante rapine in quartieri fino a poco tempo fa più tranquilli, il proliferare di parcheggiatori abusivi, oltre all’assenza di un vero progetto di rilancio della città, e le zero idee per l’arrivo di Expo.
Il titolo di questa lunga serie di appuntamenti con i cittadini sarà “Obiettivo Alessandria”.
“Il sindaco incensa il Ponte Meier e non si ricorda che è merito della giunta regionale Cota, per precisione dell’ex assessore Molinari, se sono stati destinati i 12 milioni di euro per riqualificare il quartiere di Borgo Rovereto” ha sottolineato il segretario cittadino del Carroccio, Alessandro Rolando “Obiettivo Alessandria avrà anche la funzione di implementare il tesseramento al partito, dopo l’exploit di richieste avuto già da inizio 2015.”
“Abbiamo registrato negli alessandrini un malessere diffuso nei confronti di questa amministrazione di Alessandria, caratterizzata da un atteggiamento arrogante e distaccato” ha aggiunto il segretario provinciale della Lega Nord, Riccardo Molinari “il Partito Democratico sta sbattendo la faccia sulle tante promesse fatte che ora non può mantenere. In campagna elettorale Rita Rossa ha fatto un programma di sogni e ora nessun progetto portato avanti ha un senso compiuto. Anzichè il Ponte Meier, in campagna elettorale sosteneva la passerella pedonale e una riconsiderazione del Pisu, ora è tutto l’opposto. Siamo al limite del ridicolo. L’unico punto dove procedono spedite è la riorganizzazione delle partecipate: vogliono tamponare i debiti di Iren con gli incassi di Amag. Per non parlare della Regione: nel prossimo bilancio Chiamparino taglierà al diritto allo studio, alla sanità, alle politiche di sicurezza. Vogliamo rinfrescare la memoria alla gente.”