Di nuovo su la sbarra degli argini. Il Comune sospende la delibera e il percorso torna accessibile

AGGIORNAMENTO – Sbarra su e argini di nuovo percorribili. Marco Melchiorre ha accolto quindi con favore l’apertura del Comune di Alessandria rispetto alla questione esplosa giorni fa. “Noi riapriamo tutto perché il Comune vuole aprire un tavolo di confronto con le associazioni. Io penso che nessuna associazione e nessun agricoltore abbia la non ospitalità nel suo dna. Noi abbiamo chiesto e chiediamo semplicemente il rispetto del nostro lavoro perché questi campi oltre a essere una fonte di reddito sono anche un modo per governare il territorio in un contesto di civile convivenza. La nostra è una natura governata che produce alimenti, come è stato per secoli. Chiediamo che venga rispettato questo nostro contributo nella società“. Melchiorre ha gradito l’atto di disgelo dell’amministrazione: “penso che questo sia un buon inizio. La soddisfazione arriverà se il lavoro andrà avanti bene. Io ringrazio la mia associazione agricola, i colleghi agricoltori, un gruppo di runners che ci è stato vicino, e le molte persone che hanno capito le ragioni della nostra protesta.” Adesso tutti gli appassionati potranno rimettere le scarpe da ginnastica e ritrovare il percorso tanto amato. E, se possibile, forse lo apprezzeranno ancor più di prima.

ALESSANDRIA – Nuova puntata della ‘questione argini’ ad Alessandria. La Giunta Comunale ha infatti sospeso, stamattina, l’efficacia temporale della delibera del 10 febbraio scorso per l’istituzione di una zona naturale di salvaguardia denominata “Parco fluviale delle confluenze Tanaro Bormida Orba”.

Nei prossimi giorni verrà convocata una Conferenza dei Servizi consultiva con le associazioni agricole e con i portatori di interessi collettivi, al fine di integrare la delibera ed arricchirla con i pareri di quanti a vario titolo utilizzano la zona.

“Abbiamo accolto – commenta il Sindaco Maria Rita Rossa, d’intesa con l’assessore all’Ambiente Claudio Lombardi – l’apertura delle associazioni agricole e, ferma restando la volontà di realizzare un progetto che tuteli una vasta area con caratteristiche peculiari di grande interesse, siamo pronti ad ascoltare quanti sono animati da spirito propositivo e non dalla volontà di utilizzare strumentalmente le decisioni. Auspichiamo che il senso di responsabilità e di attenzione per gli interessi generali della città, consentano ai privati di ripristinare l’uso civico delle strade di accesso agli argini, così come è stato fatto da tempo immemorabile”.