20 Marzo 2015
10:48
A Valenza consiglio comunale senza risparmio di colpi. Cassano intanto scoraggiato dalla ‘sindaco-mania’
VALENZA – Dopo le tante domande, sulla questione piscina è arrivata anche qualche risposta. Certo non tutte e non senza difficoltà. Il vicesindaco Paolo Soban, infatti, avrebbe voluto posticipare i suoi chiarimenti ad un successivo Consiglio comunale in quanto, a suo dire, non avrebbe potuto rispondere a tutto durante quello di ieri sera. Alle parole di Soban, però, hanno subito reagito i due consiglieri di minoranza che hanno posto le questioni, Milano (Pd) e Merlino (Tosetti con noi per la città). I consiglieri hanno ribadito la necessità di risposte quantomeno sulle sorti del materiale della piscina oggetto di polemiche in questi settimane (si legga qui) e sul futuro della piscina estiva. Le reazioni al primo intervento del vicesindaco sono venute anche dai banchi della maggioranza. Patrizio Emmanuele (Pdl), in particolare, ha ripercorso parte della vicenda piscina ed è tornato sulla mancata osservanza dei tempi inizialmente prospettati per la riapertura, rispetto ai quali ha invitato il vicesindaco a fare “ammenda delle sue promesse e di dimettersi o, in caso contrario, di tirare fuori, se ce l’ha, il coniglio dal cilindro“. Un’esortazione quest’ultima che Soban ha in parte colto chiarendo che il materiale della piscina é stipato in una scuola della città e nei magazzini comunali e soprattutto impegnando se stesso e l’amministrazione all’apertura della piscina estiva. L’ impegno è stato sottoscritto, su richiesta di Emmanuele, anche dal sindaco, Sergio Cassano, ed è stato avvalorato dal voto all’unanimità del Consiglio sugli ordini del giorno che invitavano il sindaco a porre in essere tutto le azioni possibili per l’apertura estiva.
Se la questione piscina ha animato il Consiglio comunale le dichiarazioni del sindaco non sono state da meno. Il primo cittadino, intervenendo su un ordine del giorno relativo ai centri commerciali, ha infatti dichiarato che entro breve ‘Valenza reti’ sarà messa in liquidazione.
Cassano ha poi ricordato che il comune é attualmente sottoposto ad un’ispezione del Ministero dell’economia e delle finanze mentre rimane aperta la partita del Ciss su cui continuano a essere “impegnate la Guardia di Finanza e la Magistratura”. Il sindaco uscente ha poi fatto sapere che, sempre nell’ottica di fare chiarezza su molte questioni, la settimana prossima pubblicherà un documento nel quale espliciterà “molte cose”. “È un programma di fine mandato che io invierò a tutte le figure istituzionali e poi un altro documento, molto più sintetico, lo manderò alle famiglie valenzane perché è stato stabilito che il Comune stava per fallire, era tecnicamente in pre-default e noi abbiamo avuto il piacere di averlo portato fuori da questa situazione. Io dico cose inoppugnabili, che stanno scritte”. Anche su questo fronte, dunque, molte risposte arriveranno.
Nel frattempo il sindaco Cassano non ha nascosto tutto la sua delusione per i movimenti politici di questi giorni, una situazione che starebbe facendo vacillare la decisione del primo cittadino di ricandidarsi: “sono molto, molto, molto titubante. Io ho dato l’anima per il lavoro che ho fatto e forse proprio perché ne ho fatto tanto ora succedono certe cose. È sorprendente che ci sia questa mania compulsiva da parte di tutti a proporsi a candidati sindaci quando avevano giurato fedeltà a una certa linea e compagine politica e adesso trovano il modo di defilarsi. Purtroppo non è una cosa ragionata perché chi si candida a sindaco non può limitarsi a dire che politicamente non andava d’accordo con Cassano, cosa tutta da vedere, ma si deve proporre per migliorare alcune cose e dire anche come farlo. Il problema è che non sanno neanche cosa dicono. Qui siamo come al Palio di Siena dove partono i fantini con i cavalli e poi il cavallo disarciona il fantino, l’animale vince da solo e non si capisce mai se ha vinto il fantino o il cavallo”.
Ha collaborato Paride Fusaro