26 Marzo 2015
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Roberto Sarti: “ripristiniamo il servizio degli Ispettori Ambientali”
ALESSANDRIA – Le continue segnalazioni di rifiuti abbandonati lungo le strade di Alessandria hanno spinto il consigliere comunale della Lega Nord, Roberto Sarti, a chiedere il ritorno in servizio degli Ispettori Ambientali. Gli appelli a non lasciare i rifiuti lungo le strade e una adeguata campagna di informazione sul servizio gratuito di raccolta degli ingombranti da parte di Amag Ambiente, per l’esponente alessandrino del Carroccio non sono sufficienti a eliminare il problema. Per convincere i cittadini a rigare dritto e gettare i rifiuti dove vanno buttati, secondo Roberto Sarti serve il classico “spauracchio” della multa. Da qui, la richiesta all’Amministrazione di richiamare in servizio gli ispettori Ambientali, attribuendo loro la facoltà di elevare sanzioni.
Di seguito il comunicato del consigliere Roberto Sarti.
“Che la nostra città non stia passando un felice momento dal punto di vista della raccolta e del successivo smaltimento dei rifiuti credo sia innegabile. Non passa giorno che da parte di molti cittadini non vengano segnalati casi di abbandono irregolare lungo le strade di rifiuti molto spesso catalogabili come ingombranti. Questo triste fenomeno degli abbandoni dei rifiuti da parte di ignoti e il conseguente obbligo di rimozione imposto in termini di legge ai Comuni oltre ad avere ovvie ripercussioni negative di natura ambientale e di decoro urbano ha delle ripercussioni altrettanto negative sulle casse dell’Ente e quindi dei cittadini per gli elevati costi che si è costretti a sostenere nell’attività di rimozione e bonifica dei suoli contaminati. Condivisibili gli appelli al senso civico delle persone a non abbandonare i rifiuti lungo le strade ; necessaria una adeguata campagna di informazione degli stessi cittadini inerenti la raccolta gratuita da parte di Amag Ambiente degli ingombranti, ma tutto questo non è sufficiente se non viene affiancato da una peculiare opera di controllo e di relativo sanzionamento.
In quest’ottica si inserisce il discorso relativo all’attività, oggi interrotta ,degli Ispettori Ambientali istituti con deliberazione di Giunta nel 2008. In realtà manca in questo Paese una normativa a carattere nazionale che regoli tale attività per cui i Comuni sono investiti di potestà regolamentare nel senso che per assicurare il corretto conferimento dei rifiuti possono con propri regolamenti e/o ordinanze imporre obblighi e divieti e stabilire sanzioni nei casi di violazione della legge e al tempo stesso possono provvedere all’istituzione di organi di controllo costituiti da volontari, ispettori ambientali volontari o dipendenti di società dediti alla gestione dei rifiuti urbani. Il problema è proprio la mancanza di un principio tassativo che definisca gli elementi che determinano la figura di “addetto all’accertamento”, in particolare se questa figura sia in possesso o meno della qualifica di Polizia Giudiziaria.
La Legge 689 infatti ammette a sanzionare in via amministrativa sia organi aventi competenza limitata( es.Ispettori Ambientali) sia soggetti in possesso della qualifica di P.G. In sostanza la domanda è: i soggetti dipendenti da aziende speciali che gestiscono il servizio che ci riguarda possono svolgere funzioni di accertamento di violazioni amministrative e comminare sanzioni? A Verona con ordinanze sindacali sono stati attribuiti tali poteri al personale dell’azienda municipalizzata di igiene ambientale. A Milano l’accertamento delle violazioni può essere effettuato anche da personale della azienda preposta sempre grazie ad una ordinanza sindacale. Quindi diventa fondamentale un regolamento e nel caso di Alessandria esiste il Regolamento del Corpo di Polizia Municipale. All’Art.11 di tale Regolamento viene evidenziato come ” le violazioni possono essere accertate anche da agenti e funzionari del Comune e del Gestore del Servizio appositamente delegati dal sindaco secondo le modalità previste dal vigente Regolamento”.
Quindi esiste il fondamento giuridico, avvalorato anche dalla deliberazione di Giunta n.326 del 15/10/20008 e parrebbe da un parere dell’Avvocatura del Comune( di cui chiederemo il testo), per l’attribuzione agli Ispettori Ambientali dei poteri di accertamento e di repressione delle violazioni nelle materie di loro competenza che comprendono tra l’altro il controllo di eventuali maltrattamenti verso gli animali( la cronaca di questi giorni ha riportato i ripetuti tentativi di avvelenamento di animali in diverse zone della periferia della città’). Perché quindi l’attuale Amministrazione ha di fatto cancellato questo servizio che viene in parte pagato dai cittadini all’interno della tassa di igiene ambientale ,ed è normato dal contratto di Federambiente, ma soprattutto ha dalla sua parte circa 1400 firme di cittadini tra cui molti commercianti del centro che chiedevano non solo il suo mantenimento ma anche il suo, potenziamento? La situazione di degrado della città sconosciuto sino a pochi anni fa è’ sotto gli occhi di tutti, inutile inaugurare nuove vie o progettare il rifacimento di piazze storiche quando poi queste aree diventano il regno di persone che nel giro di poco tempo con i loro comportamenti distruggono quanto è stato fatto in virtù del fatto che manca un controllo sia umano che telematico di queste zone a cui segua una dura azione sanzionatoria. Non è tollerabile che per la negligenza di alcuni, che magari provengono da altri paesi e quindi hanno poco interesse e rispetto al decoro delle nostre città, la maggioranza delle persone che onestamente è diligentemente cercano in tutti i modi di mantenere una città pulita e vivibile siano penalizzate nel modo che purtroppo vediamo tutti i giorni in Alessandria. L’Amministrazione quindi prenda provvedimenti urgenti nell’interesse esclusivo e primario della collettività”.