24 Novembre 2020
09:26
Le domande di Rita Rossa al sindaco sulla scelta di Raviolo e la gestione dell’emergenza covid
ALESSANDRIA – Non si placano le polemiche legate alla nomina del commissario, Mario Raviolo. L’ex sindaco di Alessandria, Rita Rossa, in un nuovo intervento chiede conto al sindaco, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, perché abbia chiesto, “direttamente o inconsapevolmente, la nomina di Raviolo per l’ospedale della città“. Rita Rossa apprezza le decisioni “rapide e funzionali” assunte per risolvere alcune criticità mentre non nasconde “le preoccupazioni sulla gestione dell’emergenza Covid da parte della Asl. Anzi il polverone della nomina di Raviolo rischia di offuscare le difficoltà per ciò che attiene, per esempio i tamponi o i rapporti con le scuole o i rapporti con le Rsa“.
I dubbi aumentano dopo che l’opposizione, spiega l’ex sindaco, è stata tacciata di sciacallaggio “da importanti esponenti della maggioranza regionale e cittadina. Eppure volevamo solo capire e mettere in fila i problemi e le criticità per provare ad affrontare ciò che non va e che crea difficoltà ai cittadini. Abbiamo cercato di chiedere come mai i posti letto, previsti dal piano pandemico regionale, nel privato non fossero stati individuati. Abbiamo chiesto un quadro chiaro sulla situazione del nostro ospedale anche e soprattutto per le ragioni che hanno spinto Cuttica ad inviare una lettera a Cirio affinché si attivasse celermente per trovare posti letto“. A fronte di domande e dubbi l’opposizione ha ricevuto, continua Rossa, “fastidio per interventi che tanto superficialmente sono stati definiti mendaci, strumentali e poco responsabili ma soprattutto inutili perché tutto era sotto controllo” nonostante i dubbi dei cittadini o le perplessità per le scelte adottate: “Alla trasparenza dei dati, dei numeri, delle scelte si è preferito l’insulto e i comunicati da istituto Luce. Che ci fossero dei problemi era evidente, purtroppo avevamo ragione e ciò che sta accadendo ne è una chiara dimostrazione“. Rita Rossa conclude la sua riflessione spiegando che “una decisione tanto importante e rapida non può non essere frutto di una richiesta del territorio, direi della città, ergo del sindaco. Se è così perché nella riunione con i vertici di Asl e Aso non ha fatto menzione di questo?“